Il piano-scudetto: ci pensa il Napoli, E, d’altro canto, perché non dovrebbe visto che ieri Massimiliano Allegri ha riconfermato l’iscrizione del Milan, a quattordici punti dalla Juventus, alla corsa-scudetto. I ragazzi di Mazzarri sono ad appena due punti. Hanno attraversato momenti difficili ma se questa situazione venisse entro Natale confermata, a quel punto le strategie di mercato non potrebbero non essere definite sulla base anche di quella estrema, ambiziosa possibilità: il titolo. D’altro canto, per migliorare la “rosa” non ci vuole molto: qualche piccolo ritocco per far fronte alle assenze per infortunio e squalifica. Il punto della situazione il presidente De Laurentiis, il tecnico Mazzarri e il direttore sportivo, Bigon, lo faranno al fischio finale dell’ultima partita del 2012 (Siena-Napoli). A quel punto, tutto sarà più chiaro. Anche se, nel frattempo, qualche indicazione comincia a emergere (peraltro, emerge da tempo). Bigon in una pubblica conferenza-stampa alla fine di una partita casalinga aveva sottolineato che se ci fosse stata una richiesta del tecnico sul fronte di un attaccante con caratteristiche diverse da quelli attualmente in “rosa” (e se fosse stata accertata la necessità), la società l’avrebbe presa in considerazione e si sarebbe comportato di conseguenza. La partita con il Cagliari ha dimostrato che l’esigenza esiste.
SPIFFERI – Gli ultimi sul tema si sono levati ieri dai microfoni di radio Kiss-Kiss. Vincenzo Morabito esperto di cose di mercato, presentato come il procuratore di Sergio Floccari ha sostenuto che il giocatore potrebbe anche non essere troppo distante da Napoli: «Gli indizi ormai costituiscono una prova». Al nostro giornale, poi, ha precisato: «E’ evidente che la soluzione del problema è nelle mani delle società e del procuratore del giocatore, Vigorelli. Ma il trasferimento di Floccari potrebbe essere un affare per tutti, per il Napoli, per la Lazio e per il calciatore». Vigorelli è più cauto, corregge ma non smentisce: «C’è qualcosa in piedi». Le parole di Morabito hanno scatenato, però, le ire del calciatore che in serata ha affermato seccato: «Non c’è nessuna trattativa in ballo e dispiace che alcune persone parlino sul mio conto e di cose non vere. Morabito non è il mio procuratore» . Ma al di là delle smentite e delle polemiche tra giocatore, procuratore e “terzo incomodo”, un dato è certo: Floccari piace a Mazzarri che lo avrebbe volentieri portato a Napoli già la scorsa estate. Non se ne fece nulla perché il prezzo fissato dal presidente della Lazio, Lotito (4,5 milioni) venne considerato troppo alto da De Laurentiis. Da allora sono accadute alcune cose che potrebbero avvicinare le parti (divise, comunque, da cordiale antipatia personale). Nella gerarchia degli attaccanti della Lazio Floccari non è dietro soltanto a Klose ma anche a Kozak. Questo significa che il terreno di gioco fatica a vederlo anche col binocolo. In momenti di vacche grasse liberarsi di un ingaggio che al lordo comporta un costo di circa due milioni di euro può rappresentare una buona notizia. Lo sfoltimento della “rosa” lo reclama ormai a gran voce anche Petkovic (vi ha fatto riferimento subito dopo la travolgente vittoria sull’Udinese). Infine, il contratto dell’attaccante essendo in scadenza a giugno 2014 potrebbe consigliare una intesa tra i club.
ALTERNATIVE – Anche da un punto di vista tecnico Floccari si sposa perfettamente con le esigenze di Mazzarri: una punta di grande prestanza fisica e buona qualità tecnica, un giocatore capace di fare il vice-Cavani ma, all’occorrenza, anche combinarsi con l’uruguaiano. Le perplessità, semmai, riguardano l’età (trentuno anni compiuti diciotto giorni fa) e si sa che De Laurentiis preferisce puntare sul futuro (in questo quadro fu compiuta la scelta di Vargas). Da quest’ultimo punto di vista, l’idea più affascinante potrebbe essere Domenico Berardi, diciotto anni, attaccante del Sassuolo, seguito da molte squadre di Premier, da Juventus e Lazio. Berardi, però, è un attaccante esterno (preferisce partire da sinistra, come Insigne), pertanto non è la soluzione immediata del problema. Una cosa è certa: il Napoli con un occhio alla classifica non dovrà lasciarsi sfuggire le occasioni che dovessero presentarsi. Probabilmente ci sarà un certo sfoltimento della “rosa” con la partenza dei giocatori che non hanno rispettato le attese (Donadel potrebbe andare a Pescara) e di quelli che devono maturare (Vargas al Genoa, El Kaddouri forse pure al Pescara, Uvini in Brasile). Ma è evidente che bisognerà irrobustire il parco-centrocampisti. Potrebbe prendere quota l’ipotesi di Bruno Zuculini del Racing Avellaneda, tre anni più giovane di Franco, centrocampista del Real Saragozza seguito tempo fa dal club di De Laurentiis. Lo scorso anno il ragazzo si è rivelato al grande pubblico nel corso del campionato sudamericano under 20 disputando otto partite con la maglia della sua nazionale e segnando anche due reti. E sempre pensando al futuro, un’altra scelta potrebbe essere quella di Ezequiel Adrian Cirigliano, vent’anni (ne compirà ventuno il prossimo gennaio), punto fermo del River Plate, considerato una sorta di erede di Mascherano. Ma è evidente che sul tema del centrocampista ci sarà un confronto serrato tra tecnico e società propendendo Mazzarri per un atleta “già fatto”, anche in virtù delle esigenze pressanti, immediate della stagione.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.