Domani nell’ambito della Supercoppa, la Juventus affronta a Pechino il Napoli per giocarsi il primo trofeo della stagione, ma il pensiero della squadra e’ anche a Roma dove la Disciplinare ha emesso le proprie sentenze. Giuseppe Marotta apre la conferenza stampa di vigilia della partita. Al suo fianco il capitano Gigi Buffon e Massimo Carrera, che sostituira’ Antonio Conte in panchina dopo la squalifica di 10 mesi per il tecnico decisa in primo grado dalla Commissione Disciplinare. Da questo evento, ma anche dalle assoluzioni di Bonucci e Pepe, che l’ad bianconero inizia il suo intervento.”In questo momento proviamo sentimenti ‘agrodolci’. Per Bonucci e Pepe l’assoluzione e’ stata come la liberazione da un incubo – spiega Marotta – Io li ho accompagnati nel dibattimento a Roma e ho visto due ragazzi spaesati, calati in un ambiente che non aveva nulla a che fare con la loro professione e con il sogno che cullavano fin da bambini e che hanno raggiunto. Ringraziamo quindi Luigi Chiappero e Maria Turco, che sono stati bravi a portare avanti la linea difensiva”. Se Bonucci e Pepe si sono liberati del loro incubo, la stessa cosa non si puo’ dire per Antonio Conte. “Siamo convinti della sua estraneita’ ai fatti che gli sono contestati, anche alla luce degli atti processuali e della professionalita’ che ha sempre dimostrato – spiega Marotta – Ci sono altri due gradi di giudizio, per i quali siamo gia’ al lavoro e nei quali ci auguriamo possa emergere la sua innocenza” “Siamo davanti a un ordinamento sportivo che da questa esperienza deve trarre indicazioni importanti, soprattutto se pensiamo che le squadre sono aziende, che possono ricevere un danno patrimoniale consistente quando vengono colpiti in questo modo l’allenatore o i giocatori – ha proseguito Marotta – Nel caso di Conte poi, siamo di fronte ad una situazione in cui una persona dice una cosa e altre 23 affermano il contrario. Una situazione in cui il nostro allenatore e’ imputato sul nulla”. La Juventus continua a schierarsi al fiando del suo allenatore, nessun dubbio sulla continuita’ tecnica del tecnico leccese. “Antonio e’ stato il primo artefice della conquista dello scudetto – sottolinea l’amministratore delegato – e, anche in considerazione del fatto che la figura moderna dell’allenatore e’ soprattutto quella di gestore di un gruppo, siamo convinti che il lavoro che svolgera’ durante la settimana sara’ ancora fondamentale. La partita sara’ un po’ come l’esame per lo studente, che avra’ pero’ dovuto studiare nei giorni precedenti per superarlo”. A guidare i bianconeri all’esame partita sara’ Massimo Carrera, cui la societa’ha affidato l’incarico e’ di comune accordo con lo stesso Conte. “Antonio – continua Marotta – soffre ma ha trovato in questa battaglia un altro ostacolo da superare. Non abbiamo mai pensato ad un avvicendamento, cosi’ come a lui non e’ mai balenata l’idea di dimettersi. Lui e’ gestore di un gruppo che lo ha riconosciuto come leader, ma nella Juventus ci sono grandi campioni e siamo convinti che riusciranno a sopperire alla sua assenza”.
Fonte: primapaginanews.it
La Redazione
G.D.S.
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