L’autorevole giornalista sportivo Paolo Condò, è intervenuto nel corso di Si Gonfia la Rete, trasmissione in onda su Radio Marte: “A Bergamo è stata una vittoria importantissima, fino a questo momento l’unico risultato che pesa sulla coscienza del Napoli è il pareggio col Chievo. Anche la sconfitta di Genova ci può stare, era comunque ancora all’inizio. Quando su 14 partite ne sbagli solo una vuol dire che hai fatto bene. Io credo che lo Scudetto passi da un calo della Juve, se non ci sarà questo calo non sarà possibile. Praticamente, il Napoli dovrà restare il più possibile vicino alla Juve fino a quando i bianconeri avranno le partite più toste in trasferta, ovvero in primavera. Ho notato che non c’è differenza tra secondo e quarto posto, ma per amore della Champions e per avere quattro squadre la trovo una cosa positiva. La Juve è governata molto bene al di là dei soldi. Quando si vincono 7 Scudetti consecutivi, si può rischiare che lo spogliatoio si rilassi. Invece, se si acquista una belva feroce come Ronaldo, anche lo spogliatoio torna motivato a vincere. Un esempio è la partita di Valencia, dove senza Ronaldo la Juve ha giocato una delle sue migliori partite, anche a detta di Chiellini, e ha vinto 0-2. Nello spogliatoio, Ronaldo era sì arrabbiato per l’espulsione, però in quel momento avrà pensato in quale grande squadra è capitato. Secondo me fra dieci anni il primo arbitro sarà quello del video, il VAR ha cambiato tutto. Ci sarà sempre l’arbitro in campo per prendere decisioni come per esempio l’ammonizione per proteste o il fallo a metà campo. Non ci può essere differenza fra un errore, un chiaro ed evidente errore. Perché è tutto a libera interpretazione. Il regolamento è unico e col tempo si andrà a migliorare anche il VAR, basta pensare che non c’è più discussione sul fuorigioco, ci stiamo evolvendo. Io e Ambrosini nella top 11 del campionato abbiamo messo entrambi Koulibaly e Allan, ma io ho messo Mertens e lui Insigne. E’ un grande merito per il Napoli aver trattenuto Koulibaly, per me è il miglior difensore al mondo“.
di Nico Bastone
