E’ necessario fare chiarezza sull’organizzazione dei concerti al San Paolo, su come il Comune stia gestendo questa vicenda e sul perchè questa gestione provochi molta preoccupazione.
Il Napoli ha interesse che il San Paolo sia perfettamente funzionale al suo obiettivo, che è quello di ottenere il massimo dall’attività agonistica. In questo senso vuole avere a disposizione un campo di calcio perfetto. Per questo motivo, quando ci si rese conto che il Comune non voleva recedere dall’intento di organizzare concerti, il Napoli presentò al Capo Gabinetto del Sindaco Attilio Auricchio e al Sindaco Luigi De Magistris, una serie di indicazioni precauzionali indispensabili per limitare i possibili danni che uno o più concerti avrebbero arrecato al terreno di gioco. Questo, soprattutto per via del fatto che tra l’ultimo concerto programmato per il 26 luglio e l’inizio del campionato, previsto per il 23 agosto, passerà pochissimo tempo.
Lo scorso 18 maggio il Napoli ha presentato, su richiesta di Auricchio, una nota dettagliata sui preventivi di spesa e su tutto quello che sarebbe stato necessario fare in caso di interventi di manutenzione straordinaria del manto erboso. Ma soprattutto, ha chiesto che venissero prenotate entro il 28 maggio, una quantità sufficiente di zolle della stessa varietà attualmente presente al San Paolo, unica possibilità di mantenere il manto erboso nelle stesse perfette condizioni che oggi può vantare, nel caso in cui i concerti potessero danneggiare il terreno. Il Napoli ha anche chiesto che gli organizzatori forniscano informazioni dettagliate e corredate di schede tecniche, sui materiali che verranno messi sul terreno di gioco per far sedere ben 15.000 persone !
Il Napoli non avuto alcuna risposta. Nessuna iniziativa per la prenotazione delle zolle d’erba, nessuna rassicurazione su come preservare il campo, nessuna volontà di adoperarsi per non rovinare il terreno. Nemmeno nel corso dell’ultima riunione del 4 giugno scorso, dove il Napoli ha incalzato il Capo di Gabinetto per avere risposte, ottenendo solo il silenzio.
Ora, il Napoli non vuole ispirarsi al Ciampa del Berretto a Sonagli di Pirandello, ma è assolutamente necessario che le cose siano chiare: se dopo questi splendidi e remunerativi concerti, il terreno di gioco sarà rovinato o anche solo parzialmente danneggiato, la responsabilità sarà del Comune.
fonte:sscnapoli.it
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