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“Con Pandev si vola: 2-0 al Bordeaux”

L'analisi del match contro i Girondini ad opera di Mimmo Carratelli

Buon compleanno Napoli, 86 e … non li dimostra. Nato sotto il segno del Leone l’1 agosto 1926. I “nipotini” di Sallustro e Vojak festeggiano al San Paolo battendo il Bordeaux (2-0) nella terza partita di lusso di questo precampionato. Quarto gol consecutivo di Pandev in quattro amichevoli, raddoppio di Maggio. Tre giorni dopo il match col Leverkusen, e nonostante i sei innesti dal primo minuto (De Sanctis, Fernandez, Aronica, Maggio, Behrami, Vargas), la fatica degli impegni si è fatta sentire. Ma il Napoli non ha mai giocato un precampionato così concreto. Vuole vincere. E’ stata la migliore preparazione precampionato, ha detto Mazzarri. E si vede. Fanno bene questi risultati in partite internazionali (Leverkusen e Bordeaux sono in Europa League). Il Napoli lascia giocare il Bordeaux per una ventina di minuti. Gli consente un palleggio lento e lezioso. Poi gli azzurri avanzano il baricentro, pressano con più convinzione e infilano i francesi col micidiale contropiede che è nel loro repertorio. Assente Cavani, Hamsik guarda dalla panchina per un’ora, Lavezzi è partito, ma c’è il quarto tenore, Pandev, un gol e tutta una serie di assist. La difesa è tutta nuova. Stenta a carburare Campagnaro (sulla sua fascia Tremoulinas è un tipetto scattante), Fernandez domina nel gioco alto anche contro quel colosso del Mali che è Diabatè (1,94), Aronica fa una buona gara. Gargano è ancora il perno centrale della mediana (con la fascia di capitano), ma è affaticato. Sugli esterni Maggio (che tarda ad entrare in partita) e Dossena. A centrocampo Dzemaili, che impiega del tempo per farsi vedere, e Bahrami, un lottatore. Pandev, il suo genio, tenere palla, fare salire la squadra, fondamentale pedina tattica, fa girare l’intero complesso. Vargas si batte con molto impegno e regala a Pandev una preziosa “sponda” per il gol del macedone, poi fallisce due volte il gol che avrebbe meritato: una girata alta, un diagonale a lato. De Sanctis compie due interventi essenziali (29’ stoppa un gol sicuro di Diabatè). Più luce a centrocampo quando è entrato Hamsik (56’ per Gargano, scambio della fascia di capitano) con Behrami più arretrato. Girandola finale di sostituzioni. In evidenza Vitale (75’ per Dossena) e Bariti (86’ per Vargas). Non c’era Insigne (problemi alla caviglia destra), fiducia a Vargas che non ha demeritato. Il cileno ha grinta, voglia e qualche buon numero. A riposo Cannavaro e Britos. Panchina per Rosati. Dopo Hamisk è entrato anche Zuniga (81’ per Behrami). Quando il Napoli ha cominciato a giocare, dopo venti minuto di dominio francese (difesa a tre del Bordeaux, anziché il 4-4-2, per avere più uomini a centrocampo), la squadra di Gillot è stata fatta a pezzi. Ogni assalto azzurro metteva in difficoltà i francesi. Il tambureggiamento è cominciato con Dzemaili murato al tiro sull’assist di Pandev che aveva resistito all’attacco di tre avversari (22’). Poi gran girata, ma alta, di Vargas, sul solito “servizio” di Pandev (23’). Quindi una conclusione fuori dalla distanza di Dzemaili (26’) entrato finalmente in partita. Sfiorava il gol di testa Fernandez sul corner di Vargas (40’). Tutte del cileno le battute dalla bandierina a sinistra. Ed ecco, ormai inevitabile, il gol di Pandev. Cross di Dossena (il suo avversario, Mariano, inciampava), dalla destra la “sponda” al volo di Vargas che vedeva l’inserimento di Pandev, botta sicura del macedone (43’) e match sistemato. Nella ripresa, il Napoli assumeva il comando delle operazioni, come si suol dire, ed era protagonista della partita. L’assist di Pandev liberava centralmente Dzemaili al limite, ma il portiere riusciva a stoppare la conclusione dell’azzurro (50’). Ancora un assist magico di Pandev per Vargas che da destra sfiorava il gol col diagonale che si spegneva di poco oltre il secondo palo (51’). Con Hamsik in campo, aumentava la qualità del gioco. Spettacolare il raddoppio. Maggio partiva dall’area di De Sanctis, superava con un “sombrero” un avversario, si allungava in avanti, evitava un secondo francese dando la palla ad Hamsik che la lanciava in corridoio centrale per lo stesso Maggio, improvvisatosi centravanti: controllo di destro e tiro imparabile di sinistro (61’). Maggio ha corso per settanta metri. Il Napoli godeva a vincere. Si vedeva bene dagli spalti come la squadra azzurra giocava con la voglia di portare a casa risultati brillanti. Carattere e determinazione. C’è riuscita anche col Bordeaux. In campo ancora sabato sera al San Paolo contro lo Sporting Braga, vicecampione del Portogallo, poi il gran volo a Pechino per la Supercoppa contro la Juventus. Ci sarà Cavani, l’Uruguay è stato eliminato dalle Olimpiadi.

Fonte: Il Napolista.it

La Redazione

M.V.

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