C’è un motivo per cui Goran Pandev ha legato tanto con Josè Mourinho al punto da comunicare spesso tramite sms o sentirsi nelle occasioni speciali. Il macedone aveva stregato il tecnico portoghese per la sua disponibilità ad accettare un ruolo di comprimario e poi entrare in campo e decidere sfide importanti. Come il derby del gennaio 2010 vinto grazie ad un assist per Milito e ad una punizione sempre di Pandev. Oppure al superamento degli ottavi di finale di Champions, nell’anno del triplete, a spese del Bayern. A San Siro, l’Inter aveva perso per uno a zero (gol di Gomez). A Monaco, Mourinho fece giocare Pandev in coppia con Eto’o. Il macedone regalò l’ assist per il primo gol di Eto’o, poi sul risultato di due a due, segnò la rete del tre a due con Mourinho che corse ad abbracciarlo a fine gara.
In campionato, poi, l’attaccante pur collezionando 27 presenze e soltanto 2 gol si rivelò determinante per la vittoria dello scudetto con i suoi 5 assist. Mourinho ne ha sempre apprezzato la serietà oltre che le grandi doti tecniche. Ed anche a Napoli, Kung Fu è molto apprezzato nello spogliatoio dove si calò con umiltà: «Sono qui per darvi una mano», disse presentandosi ai compagni.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro