Il Napoli tornerà in campo al San Paolo il 30 luglio, al termine del ritiro precampionato in Trentino: lo aspetta l’amichevole con il Paris Saint Germain, la squadra di Lavezzi (da ieri il Pocho è in città per una breve vacanza) neo campione di Francia. Cosa accadrà durante i lavori di ristrutturazione al San Paolo?
La squadra non dovrà cercare un altro impianto, ma potrà giocare a Fuorigrotta, così come accadde nel 1989, l’anno in cui venne ristrutturato l’impianto dal Consorzio Namon, con la creazione del terzo anello e della copertura, per i Mondiali del ’90. Anche in quella stagione gli azzurri, impegnati peraltro in Coppa Uefa, giocarono al San Paolo, che ospitò anche la festa del secondo scudetto. Peraltro, in quegli anni l’afflusso di spettatori era più elevato, fino a 85mila spettatori a partita.
Il progetto prevede interventi graduali per avvicinare le tribune al campo, con l’eliminazione della pista di atletica leggera, e non vi saranno problemi per il Napoli, che nella prossima stagione sarà impegnato anche in Champions League. La prima giornata di campionato è in programma sabato 24 agosto mentre il 17 settembre inizierà la massima competizione internazionale, alla quale gli azzurri partecipano per la seconda volta in tre anni.
L’Uefa ha inviato una serie di prescrizioni per lavori da effettuare a Fuorigrotta per consentire alla squadra di giocare le partite del girone eliminatorio di Champions dopo i problemi emersi durante l’Europa League. I lavori sono cominciati il 12 maggio, pochi minuti dopo la fine di Napoli-Siena, e dovranno terminare entro il 30 giugno per ottenere il via libera dell’Uefa. Per ora, la società di De Laurentiis ha indicato come campo alternativo per le gare internazionali lo stadio della Favorita di Palermo.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
