«Vedere Soma oggi con la prima squadra mi ha riempito di orgoglio. Ed è stata la consacrazione sulla nostra scelta di venire a Napoli, anche quando Colonia, Sunderland ed altri importanti club tedeschi ci hanno promesso tanto pur di averlo». Le parole di Otto Novothny descrivono le sensazioni di un padre che vede suo figlio, attaccante della Primavera, accanto a campioni conosciuti in tutta Europa. L’attaccante ungherese è stato convocato per il ritiro di Dimaro da Walter Mazzarri, dopo le recensioni iper-positive piovute sulla sua scrivania dopo i primi mesi di Novothny a Napoli.
Classe ’94, è stato scovato dallo scouting azzurro in uno stage per nazionali giovanili in Portogallo. Bruciata la concorrenza di molte altre squadre, il Napoli l’ha portato prima al Torneo di Viareggio e dopo qualche tempo l’ha fatto esordire in campionato: sette gol in sei partite sono state il viatico per la convocazione con i seniores. Centottantacinque centimetri per settantacinque chili di peso, Novothny è il prototipo della punta moderna. Questo perché alla fisicità possente, viene abbinata alla tecnica, senso del gol che va in parallelo con la capacità di aprire gli spazi ai compagni.
Chi s’intende di calcio giovanile già parla di affare del Napoli a riscattarlo per poco meno di centomila euro dal Vezprem. Novothny ha già dimostrato nel corso della stagione di saper giocare in un attacco a tre, sapendo far salire le due linee ed in un reparto offensivo a due, creando gli spazi per la seconda punta. Sfrutta bene la mole di testa, trovando lo spazio al centrale che lo segue, in particolare su azioni da palla inattiva. Buono anche il destro, dalla breve e dalla media distanza, anche se manca qualcosa in termini di rapidità della conclusione. Soma rappresenta quella tipologia di centravanti che Walter Mazzarri ha sempre apprezzato e valorizzato: il suo manager lo paragona a Borriello e Matri, il ricordo delle stagioni dei Bianchi, Amoruso e soprattutto Cavani già fa presagire come il giovane magiaro possa apprendere tanto in questo ritiro in Val di Sole. Che per lui sarà certamente didattico, in vista di poter capire i meccanismi del calcio praticato dal Napoli.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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