Un esodo verso Milano, come ai tempi di Maradona. 28 febbraio 2011, stadio Meazza per metà azzurro. La partita finì 3-0 per il Milan, ma la partenza in massa verso San Siro per il match che valeva un sogno, cioè agganciare il Milan in testa nella lotta per lo scudetto andò male, malissimo. Pato protagonista. il brasiliano segnò, servì l’assist del 2-0 a Boateng e provocò il rigore trasformato da Ibra e concesso da Rocchi per mani di Aronica. La trentacinquesima vittoria del Milan contro i ventiquattro pareggi e i tredici successi azzurri. Quest’anno le aspettative sono diverse. Un po’ il freddo, un po’ le ridimensionate ambizioni dei partenopei consigliano un atteggiamento low-profile ma le tredici imprese compiute dal Napoli, e la vittoria a San Siro con l’Inter ottenuta non più tardi di qualche mese fa, stanno lì a testimoniare che il successo è possibile.
Nella storia azzurra ce ne sono addirittura tre di fila alla fine degli anni 70. Nel 1978 Beppe Savoldi mise il sigillo su rigore. Nel 1979 il Napoli allenato da Vinicio regalò una giornata di gloria all’esordiente Majo e superò il Milan poi campione d’Italia. Anno magico perché a novembre, nell’incontro d’andata della stagione successiva, arrivò un’altra vittoria per 2-1. L’ultimo successo sul campo rossonero porta la firma di Diego Armando Maradona. È il 13 aprile del 1986, i gol azzurri di Giordano e Maradona; quello del Milan di Agostino Di Bartolomei. A centrocampo prima della partita è esposta una Formula 1, quella sulla quale il Napoli salirà per vincere lo scudetto l’anno successivo. Gloria nel 1984 anche per Dirceu che mandò in gol ora De Rosa, ora Dal Fiume e nel Milan si aprì una dura contestazione.
Tredici piccole perle quelle del Napoli. La prima è datata 21 dicembre 1930. Finì 3-2 per il Napoli con i gol di Vojak, Sallustro e Tensini. Nelle prime sette sfide tra le due squadre gli azzurri hanno vinto ben quattro partite a Milano. Nel 1932 addirittura per 3-0 (Benatti, rigore di Vojak e Sallustro). Nel 1934 arrivò anche il successo a tavolino per le intemperanze del pubblico rossonero e partita sospesa a cinque minuti dalla fine. Era la squadra di Innocenti, Busiello e Giovanni Venditto. Quest’ultimo chiamato «l’intramontabile» di Marigliano che risolse la partita del 1936 per la quarta vittoria in soli sei anni. Battaglia nella stagione 1945-46. Prima Lushta, poi Di Costanzo. Il terzo gol che spezzò l’equilibrio in favore del Napoli fu di Busani che quell’anno fu il miglior realizzatore azzurro con quindici reti. Capitolo batoste. Il Napoli beccò un 4-0 e un 3-0 e nel 1947 perse 4-2 contro il Milan di Puricelli e Carapellese dopo essere andato in vantaggio 2-1 alla fine del primo tempo. La sconfitta più pesante nel 1959. Finì 6-1 con accese polemiche tra Vinicio e Amadei. ’O lione accusò il tecnico e per tutta risposta non fu schierato nella partita successiva contro la Sampdoria. Tra le vittorie con più gol napoletani, invece, memorabile il 5-3 del 1956. Due gol di Pesaola e di Vinicio, uno di Posio con il Napoli avanti cinque a zero dopo metà partita. Pubblico di Milano scioccato. Ma con Buffon e Schiaffino il Milan si rifece sotto e la partita terminò 5-3. Camei di una storia che il Napoli spera di ripetere a Milano. Nuovamente alle 15 come da tempo non accadeva.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro