Torna Gargano, nella partita più importante, quella contro il Manchester City. Mazzarri lo aveva tenuto inizialmente fuori contro la Lazio per averlo al massimo contro gli inglesi e ancora con Atalanta e Juventus. Già, perché contro la squadra di Mancini un elemento come Gargano è assolutamente fondamentale e lo sarà anche nelle prossime due gare importantissime di campionato.
Corsa, aggressività e soprattutto pressing, possibilmente alto. Servirà questo al Napoli per provare a limitare lo strapotere inglese, per contrastare il fraseggio della squadra di Mancini. Questa potrebbe essere una delle chiavi tattiche della partita: non concedere respiro al City, provare ad attaccare, quando possibile, i portatori di palla, anche i difensori del City per costringerli a lanciare. Questo l’unico modo per non concedere troppo campo agli avversari, come capitò ad esempio contro il Bayern a Napoli, o nella prima parte di gara a Manchester. Come capita sempre contro gli squadroni europei che hanno grande tecnica e giocano a memoria.
Ecco perché Gargano è fondamentale in partite come queste. L’uruguaiano sta incollato all’avversario, va a cercare il pallone alto, non si abbassa troppo e nel pressing segue i movimenti dei compagni, degli attaccanti in particolar modo per andare a recuperare il pallone. E poi ci mette ritmo, aggressività, si muove nei tempi giusti con i compagni. La sua assenza si è sentita, infortunio muscolare a Cagliari (la quarta partita consecutiva senza fermarsi mai), poi fuori un mese, assenza pesante la sua in campionato e Champions. Il rientro nel secondo tempo contro la Lazio. Con lui in campo è stata un’altra musica, la squadra si è svegliata anche grazie all’inserimento dell’uruguaiano.
Ora la partita più importante, quella che può valere la qualificazione agli ottavi di Champions. Il Napoli se la potrà giocare contro il Manchester City, una delle squadre europee più forti e con uno strapotere economico, di un livello infinitamente più grande rispetto al Napoli. Una sfida impossibile alla vigilia, invece il Napoli è vicino in classifica al Manchester e può giocarsela: all’andata già è riuscita l’impresa. Gargano a Manchester c’era, partì titolare con Inler: la stessa coppia della gara di ritorno al San Paolo. L’uruguaiano in estate sembrava addirittura ad un passo dall’addio, era indicato in partenza e la Fiorentina ci provò concretamente a prenderlo. Non se ne fece nulla, meglio così: Gargano si è dimostrato indispensabile per il Napoli di Mazzarri e non solo per gli infortuni di Donadel (ancora fuori) e Dzemaili (rientrato da appena due partite).
L’uruguaiano ha corsa, cuore e carattere. E soprattutto è quello che più di tutti sa mettere in pratica il pressing, una delle armi principali per frenare il super Manchester di Mancini.
La Redazione
P.S.
Fonte: Il Mattino
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