Spesso il termine “rivoluzione” viene usato a sproposito. Ma quella che la Napoli calcistica si appresta a vivere rischia di esserlo per davvero. Con l’addio di Mazzarri e l’arrivo del nuovo tecnico Rafa Benitez tante cose sono destinate a cambiare. Senza soffermarsi sul passo in avanti che lo spagnolo apporterà in termini di immagine e di campagna acquisti, a mutare è proprio la filosofia dell’allenatore, e di conseguenza anche del club, che al tecnico derogherà le scelte per la nuova squadra da costruire.
I TABÙ DI WALTER. Mazzarri è sicuramente un allenatore molto bravo, che ha riportato il Napoli a grandi livelli. Ma i limiti del toscano sono noti quasi come i suoi pregi. Anzi, forse più che limiti è opportuno chiamarli difetti: Mazzarri non ama ritrovarsi con giocatori stranieri, che a suo parere sono “lenti” e difficili da far ambientare in Italia e nel campionato italiano. Ma soprattutto, l’ormai tecnico dell’Inter è decisamente pignolo, e prima di “lanciare” i suoi giocatori nel suo modulo, di tempo ne impiegava eccome. Problemi di lingua, di adattamento, e di “difficoltà” a capire i suoi schemi, erano i limiti che Mazzarri poneva ai calciatori stranieri. Discorso simile con i giovani: paradossalmente a Milano nel giorno della sua presentazione il tecnico è stato sommerso di domande sui giovani: dopo qualche resistenza l’allenatore ex azzurro ha detto che con una squadra di tanti giovani va bene se si vogliono fare 50 punti, ma se si vuole lottare al vertice serve qualcosa di diverso. Un concetto che i tifosi del Napoli hanno imparato a conoscere bene. I “famosi” giovani che lo stesso Mazzarri ha detto di aver lanciato sono in realtà pochi o nulli. Lo stesso Insigne, che di certo non è un giocatore che andava scoperto, ha fatto fatica con i suoi scampoli di partita giocati e le sole cinque reti segnate. Per il resto la lista di giovani ormai “dispersi” è lunga.
RAFA CAMBIA TUTTO. Con Benitez sarà tutta un’altra musica, anzi, sarà proprio l’opposto. Da un tecnico spagnolo che ha allenato in patria e in Inghilterra non ci si può aspettare diversamente. Il Napoli, predisponendosi ad accontentare il nuovo allenatore, sta lavorando a un mercato internazionale. Benitez, che pure ha avuto un’esperienza italiana (pochi mesi all’Inter) non conosce alla perfezione il calcio nostrano, e ha dato indicazione a Bigon di muoversi tra Spagna e Inghilterra, principalmente. E ovviamente lo spagnolo non pone problemi per l’adattabilità dei giocatori non italiani, per ovvi motivi. Ecco perché si prepara un Napoli internazionale, e se vogliamo, poco provinciale.
FIDUCIA AI GIOVANI. E chiaramente per Benitez si può lavorare con i giovani e creare una squadra vincente. Al di là dell’interesse che il tecnico spagnolo ha già manifestato per Insigne ed El Kaddouri, in particolare, la politica del nuovo allenatore è perfettamente in linea con quella del presidente De Laurentiis. Un Napoli con una dimensione internazionale e che punti su giovani di valore, naturalmente nel giusto mix con calciatori di esperienza per un Napoli competitivo. E quindi mentre prima il presidente “combatteva” con Mazzarri per conciliare le sue aspettative con i dettami del tecnico toscano, ora con Benitez sembra esserci piena sintonia, almeno sulla carta. Programmi che corrispondono e la volontà di puntare decisi su giovani e calciatori stranieri. I nomi, ad oggi, sono mutevoli e forse troppo altisonanti per la squadra partenopea, ma il cambio di marcia è sicuramente innestato.
Fonte: Giovanni Scotto per Il Roma
La Redazione
M.V.
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