Metti una sera a cena il Napoli dei due scudetti, di altrettante coppe Italia e del trofeo Uefa. Aggiungi il posto a tavola per Corrado Ferlaino, il presidente, Antonio Juliano – capitano di una indimenticabile storia azzurra – e Dino Celentano, dirigente di lungo corso. E poi l’incontro con tanti amici nel ristorante «Villa Aprile» del Grand Hotel Miglio d’Oro. Gli amici con in testa Carlo Iuliano, per tre decenni addetto stampa e custode dei segreti del Napoli, hanno voluto festeggiare il presidente ingegnere, 81 anni, e la sua vita che fila via di corsa tra ricordi di scudetti, auto, barche e mattoni.
Ad Ercolano una serata tutta azzurra, allestita con garbo dalla compagna di Corrado Ferlaino, Roberta Cassol, per rendere omaggio al primo scudetto: era il 10 maggio di 25 anni fa. Con l’augurio che il nuovo Napoli possa proseguire, dopo la Coppa Italia vinta domenica scorsa, sulla strada dei successi. Perché la squadra azzurra resta eterna nel cuore e nell’anima di quelli dell’antica e nuova guardia, chiunque sia seduto sul ponte di comando. Tant’è che De Laurentiis ha inviato un telegramma di auguri e felicitazioni. Tuttavia la festa per Ferlaino e per i venticinque anni del primo scudetto è diventata l’occasione dell’incontro, via telefono, tra Juliano, il capitano del 1976, primo napoletano ad alzare al cielo una Coppa Italia, e il degno erede del 2012: Paolo Cannavaro che la fascia bianca sul braccio se l’è annodata con la passione dei ragazzi in gamba di questa città. «Ciao capitano, complimenti», è cominciato così il simbolico scambio di consegne. «Sei davvero bravo – dice Juliano -, perché hai dimostrato di avere spalle larghe per sopportare il peso di essere un figlio di Napoli e per di più possiedi l’abilità di calciatore temprato alle insidie». «Grazie mio capitano, tu sei la storia del Napoli, resto ammirato da quanto hai fatto come calciatore e dirigente, sei stato un maestro del buon gioco. Dici che ti ricordo Krol, quando compio sortite dalla difesa? Arrossisco». Infine l’abbraccio simbolico ancorché ideale tra due protagonisti del Napoli di sempre.
La serata s’è conclusa con una deliziosa interpretazione di Francesca Marini del conclamato inno azzurro «’O surdato ‘nnammurato» e con gli applausi di Nicola Arnone, Olga Porta, Nello Giaquinto, Antonio e Clory Juliano, Dino e Maria Celentano, Carlo e Anna Iuliano, Antonio Sasso, Andrea e Paola Abbamonte, Felice e Clara Laudadio, Angela Liguori, Alfonso e Federica Ruffo, Franco e Caterina Di Stasio, Enrico e Maria Ivana Del Vecchio, Carla Visone ed Ernesto Mazzetti, Marco e Ilde Salvatore, Alberto e Valeria Del Genio, Antonella De Vivo Mele, Gino e Paola Mauro, Alessandro e Grazia Ferraro, Antonio Giordano, Filippo Fusco e Luca Ferlaino.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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