Gli uomini che fecero l’impresa. Non è la pellicola di Pupi Avati del 2001. E non è neppure il viaggio della Sindone fino a Parigi. Molto più «semplicemente» la bella favola della Juve Stabia che continua. I ragazzi terribili di Braglia dapprima mettono alle corde la Sampdoria di Ferrara, poi rischiano l’eliminazione, ma l’epilogo trionfale arriva dal dischetto. Impresa compiuta, i gialloblù staccano il biglietto per Firenze. Niente Uffizi, però, ma la sfida del «Franchi» con i viola di Montella il 28 novembre.
Quella con la Sampdoria era la sfida più attesa di questo avvio di stagione per i gialloblù, e per l’occasione il Menti mette l’abito più bello con oltre 4000 presenze sugli spalti, a dispetto delle polemiche degli ultimi giorni legate al costo dei tagliandi. Non delude le attesa la sfida di coppa, regalando spettacolo per lunghi tratti con la Juve Stabia che paga lo scotto iniziale, bloccata forse dall’emozione, prendendo le misure ai blucerchiati dopo quindici minuti, collezionando le occasioni più ghiotte per chiudere il match, vedendosi anche annullare una rete di Bruno nella ripresa. Rispetto alla gara col Frosinone, Braglia lascia fuori Maury per l’esordio di Figliomeni, con Mbakogu che, scontato il turno di squalifica, parte titolare al posto di Danilevicius. Ferrara, sulla sponda ligure, preferisce Rossini a Castellini, lasciando inizialmente in panchina Maxi Lopez. Subito in campo Estigarribia, il cui transfert per il tesseramento era giunto nel pomeriggio. Pozzi non fa paura, così dopo cinque minuti è l’ex Juventus a scaldare le mani a Seculin. Al 14’ è Kristicic a cercare Pozzi dalla distanza, ma Seculin va in anticipo. È l’ ultima vera occasione della squadra di Ferrara. Cresce quella di Braglia, soprattutto a centrocampo dove Mezavilla e Jidayi prendono le misure a Munari, Obiang e Poli, diventando padroni della zona nevralgica del campo. Al 27’ Bruno sciupa tutto, perdendo l’attimo fuggente in contropiede, sul lungo lancio di Scognamiglio. Nella ripresa Ferrara tiene fuori Pozzi, ma la musica non cambia. Avvio doriano con Estigarribia che ci prova subito dalla distanza.
La gara vive sulle fiammate: è la Juve Stabia a fare la partita. Al 36’ la svolta. Punizione di Zito, Bruno svetta più alto di tutti e deposita in rete, si alza la bandierina del fuorigioco. Sul ribaltamento di fronte la doccia fredda: Maxi Lopez riceve palla al limite, vince una serie di rimpalli, e sull’uscita di Seculin fa 1-0. Braglia mischia le carte con Erpen e Danilevicius passando al 4-3-3, e al 45’ arriva il gol del lituano su cross di Jidayi per l’1-1 che manda le due squadre ai supplementari. Due le fiammate, una di Acosty, l’altra di Poli, a decidere il match è la lotteria dei rigori. Decisivi gli errori di Poli e Maxi Lopez: la Juve Stabia passa il turno.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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