Maxi retata della Guardia di Finanza contro la ‘Ndrangheta calabrese, con un durissimo colpo inferto al clan Pesce di Rosarno.
Con un operazione che ha visto coinvolti simultaneamente la GdF di Reggio Calabria, e dello Scico di Roma sono state sequestrate 40 imprese, 44 appartamenti, 4 ville, 12 autorimesse, 60 terreni, 56 automobili e ben 108 camion dislocati tra Calabria, Lombardia, Campania e Lazio, oltre a due squadre di calcio, la Rosarnese ed il Sapri, entrambe iscritte al campionato di Serie D.
Il valore complessivo dei sequestri dovrebbe ammontare intorno ai 190 milioni di euro.
Come emerso dalle indagini, tutti i beni sotto sequestro sarebbero riconducibili al boss Antonio Pesce, capoclan dell’omonima organizzazione criminale. Il clan era padrone assoluto della piccola e grande distribuzione in Calabria, con ramificazioni anche in altre zone d’Italia. Sotto controllo anche imprese edili e distributori di carburante.
Soddisfazione da parte delle forze dell’ordine e dal Ministero dell’interno per l’importante operazione compiuta.
La Redazione
C.T.
Fonte: Repubblica
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