Cerca
Close this search box.

Colombia-Perù : Le pagelle

Il Napoletano Zuniga frastornato da un Perù in gran spolvero.

Perù in semifinale per lo stupore dei più. Bravi e fortunati, i biancorossi sfornano una prestazione attenta e talvolta riescono a mettere in difficoltà i colombiani con i vari Cruzado, Vargas, Guerrero e soprattuto Loboton, autore del gol della svolta. Tra gli “italian” Yepes e Vargas ad alti livelli, Armero e Zuniga in ombra.

Ecco le pagelle:

COLOMBIA

Martinez 4- Fin qui uno dei migliori del torneo, il portiere colombiano si macchia di due errori gravissimi che permettono ai peruviani di affondare due colpi micidiali. Esce sconsolato dal rettangolo di gioco. PAPERISSIMO.

Zuniga 5- Dopo un primo tempo con la coda tra le gambe, Apocalypto cerca di salire in cattedra come tutta la Colombia nella ripresa. Non fa però abbastanza ed è insufficiente l’apporto che dà alla fascia destra dei cafeteros. TIMIDO.

Yepes 7- Predica nel deserto, maestoso sull’uomo e nell’impostazione è l’unico in grado di arginare le folate di Vargas e Co. Nell’occasione del primo gol avversario viene azzoppato dal suo fantozziano portiere, sfortunato patisce le pene di errori non suoi. INSUPERABILE.

Perea 6: Meno elegante del compagno di reparto è comunque efficace e concede poco agli avversari, non è colpa sua se Martinez stasera ha fatto scendere in campo suo cugino scarso. PULITO.

Armero 5.5: Rispetto a Zuniga è pù intraprendente, ma il volante mancino dell’Udinese può e deve dare di più. Dalle sue parti ha un cliente scomodo come Chiroque, ma sbaglia soprattutto in fase di possesso. DA RIVEDERE.

Sanchez 5: Recupera migliaia di palloni, e fin qui nulla di nuovo, il problema è che i peruviani hanno deciso di lasciarlo libero in fase di impostazione (bloccando Aguilar e arginando in parte Guarin) e lì son venuti fuori tutti i suoi limiti: gran ruba palloni è mediocre quando il pallone lo si deve far parlare. PLAY-BREAKER.

Moreno 6: Primo tempo in sordina e secondo da protagonista, questa partita è l’emblema della sua evanescente carriera: grandi qualità talvolta messe in ombra da una continuità molto approssimativa. Il suo doppio passo e botta sul palo è da applausi, quantomeno non si arrende mai. A FASI ALTERNE.

Guarin 6.5:  Quant’è forte Freddy Guarin! E’ con Yepes il migliore dei suoi, tutte le azioni degne di nota della Colombia (e nel secondo tempo regolamentare non sono poche) nascono dai suoi piedi felpati. Unisce tocchi e geometrie ad uno strapotere fisico da paura. Al 92′ sfiora l’eurogol stampando sulla traversa il frutto di una serpentina eccelsa. CAMPIONE. 

Aguilar 5: Viene schiacciato da Cruzado & Co. e gioca una partita nell’ombra, non commette errori gravissimi ma è assente nella manovra dei cafeteros. NON PERVENUTO.

Ramos 4: E’ fumoso e inconcludente, niente a che vedere col giocatore che all’esordio aveva siglato un gran gol contro il Costarica. Viene sostituito per lasciar spazio al ancor più evanescente Hugo Rodallega. ECTOPLASMA.

Falcao 4.5: L’uomo simbolo di questa giovane e forte Colombia viene meno proprio sul più bello e sbaglia un rigore importantissimo. Dopo l’errore zero, non gioca praticamente più. Che peccato. MATCH LOSER. 

Dal 72′ Rodallega 5: non cambia le carte in tavola. NON IN SERATA.

Dal 104′ Jackson sv.

Allenatore Gomez 6: è molto sfortunato, la sua Colombia pur non brillando avrebbe l’opportunità di ipotecare la semifinale, ma ci si mettono i legni e Falcao e allora non può far altro che complimentarsi con il mister avversario. SFORTUNATO.

PERU’

Fernandez 7: chiude la porta amica e va bene così, dopo tanta rordinaria amministrazione è favoloso nel deviare di quel tanto che basta la botta di Guarin sulla traversa. SARACINESCA.

Revoredo 6.5: interpreta il ruolo di terzino vecchio stampo, sempre molto attento raramente si propone in sortite offensive, lascia ai compagni l’incombenza di ripartire, lui provvede a difendere. ATTENTO.

Ramos 7: da fiducia ad un reparto che un pò per bravura, un pò per fortuna riesce a tornare a casa senza gol sulla coscienza. EFFICACE.

Rodriguez 5.5: si meriterebbe di meno ma i suoi errori (prima il rinvio sbilenco e poi il rigore su Moreno) non decretano il tracollo della sua squadra, quindi anche lui esce sorridente dal terreno di gioco. FORTUNATO.

Vilchèz 6.5 : stesso discorso di Revoredo ma con un pizzico di qualità in più. DILIGENTE.

Advincula 6: ammonito dopo 30” e sostituito dopo 45′ giochicchia dinanzi alla difesa senza sbavature ma senza strafare e ogni tanto si scambia di posizione con Chiroque rendendosi, quantomeno potenzialmente, pericoloso. COMPITINO.

Cruzado 6.5: dopo un primo tempo anonimo, il mancino playmaker ci spiega il perchè il Chievo l’abbia acquistato: grande tocco e buono in interdizione a sprazzi da l’aria del grande giocatore capace di sfondare anche in Europa, a 27 è forse il suo ultimo treno. TALENTO.

Balbin 6+: pensa più a coprire che a proporsi ma sfiora il gol dell’anno quando da quaranta metri lancia una sassata alla porta di Martinez che gli nega la gioia. MASTINO.

Chiroque 7: foretto scattante e talentuoso si sacrfica anche in fase difensiva, dotato di buon passo e gran fantasia pecca solo di un pizzico di egoismo. Se avesse dieci anni in meno (è un classe ’80) sarebbe uno dei pezzi pregiati del Super Market Copa America, ma forse quella di stasera (e scusate se è poco) sarà una delle sue poche gioie calcistiche internazionali. DRIBBLOMANE.

Vargas 8: giù il cappello, è tornato il Vargas che a Catania sfasciava le porte. Ripresosi da una serie di infortuni si fa apprezzare per le sue doti di corridore e per il suo sinistro fatato. Segna il gol del due a zero con la facilità di un bambino nel mangiare caramelle. BOMBARDIERE. 

Guerrero 7.5: non segna ma fa un lavoro sporco enorme e non disdegna nemmeno quando si tratta di duettare con gli esterni, corre, si batte ma non perde mai lucidità. STANDING OVATION.

dal 45′ Lobaton 8: è l’eroe della patria, la sua partita si sintetizza in quel destro che buca le mani a Martinez. In patria gli costruiranno subito una statua. EROICO.

Allenatore Markarian 10: ex benzinaio, ormai sessantacinquenne ci dimostra che con una bella dose di fortuna il calcio può essere una scienza perfetta. Abile stratega induce al suicidio Sanchez lasciandogli l’onere di iniziare il gioco: intuizione esatta. Applausi a scena aperta per questo grandissimo talento della panchina, dottore in fase difensiva e occupazione degli spazi. CHAPEAU.

Arbitro Chacon 6.5: non sbaglia nulla ne sul rigore ne sui fuorigioco, è giusto e imparziale. OK.

Servizio a cura di Mirko Panico

 

Sartoria Italiana
Vesux

I Am Naples Testata Giornalistica - aut. Tribunale di Napoli n. 33 del 30/03/2011 Editore: Francesco Cortese - Andrea Bozzo Direttore responsabile: Ciro Troise © 2021 IamNaples
Salvo accordi scritti, la collaborazione con questo blog è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali inviati. Del contenuto degli articoli e degli annunci pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. - Tutti i diritti riservati Vietata la riproduzione parziale o totale dei contenuti di questo portale Tutti i contenuti di IamNaples possono essere utilizzati a patto di citare sempre IamNaples.it come fonte ed inserire un link o un collegamento visibile a www.iamnaples.it oppure al link dell'articolo.