Due gol da situazioni di palla inattiva, due gol subiti su colpi di testa. Qualche disattenzione di troppo in difesa e la minore esperienza del Napoli rispetto al Chelsea. L’analisi della sconfitta in Champions League di Fulvio Collovati, uno dei difensori italiani più forti di sempre, campione del mondo nel 1982, presente a Londra come commentatore Rai, passa innanzitutto attraverso questi due aspetti.
Come spiega la sconfitta dello Stamford Bridge?
«Il Chelsea ha sfruttato innanzitutto la sua esperienza, la furbizia, un esempio per tutti la prestazione di Drogba. Si è fatto largo con qualche spinta, quando occorreva ha perso tempo, gli ho visto fare l’occhiolino e caricare i suoi tifosi. Un atteggiamento che sicuramente ha innervosito i difensori del Napoli».
La mancanza di esperienza del Napoli: un limite per Mazzarri, un alibi per De Laurentiis?
«Condivido la tesi di Mazzarri, sono vicino alla sua analisi di uomo di campo. In partite del genere la mancanza di esperienza pesa».
E i due gol presi su colpi di testa?
«Due gol di testa sono sicuramente troppi anche se il Chelsea ha tanti specialisti. Drogba e Terry sono bravissimi nel gioco aereo e su questo non ci sono dubbi. Però non solo velocissimi, ma tutti e due sono riusciti ad anticipare i difensori. Anche questa è esperienza, a volte basta che un attaccante ti sposta di un centimetro, oppure ti spinge e questo finisce con il farti perdere la concentrazione in un attimo decisivo. In questi momenti ci scappa il gol».
Gli errori difensivi hanno condannato il Napoli?
«Sì, il Napoli è stato condannato dagli errori difensivi, da situazioni di calci da fermo sono arrivati i gol e gli altri pericoli. Sotto il profilo del gioco il Napoli non è stato inferiore al Chelsea, anzi ha giocato esattamente alla pari e tratti anche meglio».
Anche qualche errore di troppo al tiro?
«Sì, qualche occasione è stata fallita ma non rimarcherei tanto questo aspetto. Il problema principale si è evidenziato in difesa, tra l’altro il Napoli aveva già preso tre gol di testa da Larrivey del Cagliari e doveva essere un campanello di allarme, purtroppo non è servito».
Quindi, lei interverrebbe in difesa?
«Sì, al Napoli sarebbe servito un difensore più di grandissimo spessore, elemento fondamentale in partite del genere per permettere il salto di qualità. Ma l’avventura in Champions resta da considerare molto positiva. Il Napoli ha lottato alla pari con il Chelsea ed è arrivato agli ottavi».
Ora il campionato, il terzo posto è possibile?
«Assolutamente sì. Il Napoli può arrivare terzo e rigiocarsi la Champions, l’anno prossimo farà tesoro degli errori per poter migliorare ulteriormente il proprio rendimento e andare più avanti nel cammino europeo».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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