In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Fulvio Collovati, ex calciatore di Milan e Roma: “Tutte le squadre sono ormai fuori dalla Champions, in realtà c’è ancora l’Europa League. La Roma corre anche per questo traguardo. La corsa bisogna farla sulle altre tre dopo l’Inter. Il Napoli può arrivare quarto. Bisogna ritrovare il miglior Mertens, ma il Napoli è una delle favorite in questo girone di ritorno per il quarto posto. Che partita sarà Roma-Napoli? La Roma viene da una sconfitta inaspettata. Ci sarà una partita giocata più dal punto di vista psicologico che tecnico. Da quando giocavo io l’ambiente non è cambiato. C’era fino a poco tempo fa il Fonseca out, poi ci sono stati risultati positivi e Fonseca non era in discussione, oggi si parla ancora di Fonseca via. È un ambiente incostante. Quanto peserà la partita in Ucraina? C’è questa partita che può pesare dal punto di vista fisico. Non è una partita da sottovalutare per la Roma, perché altrimenti rischia una clamorosa eliminazione, ma indubbiamente questo aspetto peserà. Io lì ci sono stato e non è facile. Indubbiamente il Napoli sotto questo aspetto ha un vantaggio, però torno a dire che vedendo il Napoli contro il Milan, sì c’è Politano, una squadra attenta in fase difensiva, il miglior Ruiz, urge ritrovare il miglior Mertens. Mancano figure come me nel calcio? Questo non sta a me dirlo. Secondo me il calcio è diventato un’industria. C’è tanta gente che si occupa di immagine e poca di calcio. Si trascura molto la parte tecnica. Non sono uno di quelli che dicono: “il calcio ai calciatori”, però dico che i calciatori sono trascurati molte volte. I ruoli chiave, in tutte le società, sono dati a gente che non ha esperienza, che non ha calcato un campo di gioco. Ormai il calcio è un’industria e tutto ciò che ruota intorno al calcio fa scalpore e notizia. Gente che ha un po’ più conoscenza della materia ci vorrebbe. Difensori migliori? Io sono cresciuto all’ombra di Rosato. Marcava e andava avanti come facevano i difensori. Classifica Rosato, Guarneri, Cannavaro, Virerchowod, Bellucci e Ferri? Sono cresciuto con Rosato. Tutti sono convinti che i difensori di prima marcavano e basta, ma non era così. Metterei Rosato, Guarneri, Fabio Cannavaro, che ha giocato sia a uomo che a zona, che è stato pallone d’oro e ha vinto il mondiale, poi ci metterei a pari merito Vierchowod e Ferri, Bellucci lo metterei dopo Cannavaro. Roma? Adesso è ancora più difficile, ci sono le radio che ogni giorno innescano le polemiche. Ai miei tempi c’erano le prime tv private. È un ambiente difficile. Non c’è equilibrio. L’ambiente di Milano è difficile, però l’ambiente di Roma, non è l’ambiente dello stadio, dove il pubblico è caloroso, ma l’ambiente esterno dove è difficile lavorare”.
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