Prima dice che andrà via, che con la società non c’è più sintonia, poi che al 90% Delio Rossi non si muoverà da Palermo. Maurizio Zamparini è fatto così, imprevedibile, sorprendente, a volte troppo precipitoso nelle sue scelte, ma senza alcun dubbio uno che dice sempre ciò che pensa, identikit che lo pone fuori dai classici canoni del presidente di calcio da ormai tanti anni.
Ora, con sole tre giornate da giocare ma più nessun obiettivo da raggiungere, il patron rosanero sta già programmando il suo futuro. Programmazione che non può prescindere dalla scelta della guida tecnica per il prossimo anno. Tutto dipende dall’incontro con Delio Rossi, prima cacciato e poi richiamato nel giro di poche settimane. Esonero di cui Zamparini ha fatto più volte pubblica ammenda, un tecnico applaudito dal Barbera anche dopo il clamoroso 0-7 contro l’Udinese e ben voluto da tutto lo spogliatoio.
Zamparini farà di tutto per convincerlo a restare, a rinnovare il contratto in scadenza. Anche perché dalla sua conferma dipenderà il futuro stesso della squadra, con diversi senatori – da Nocerino a Balzaretti, passando per Cassani – pronti ad andar via qualora l’allenatore romagnolo decidesse di and via.
“È il mio allenatore e non lo consiglio a nessuno, come mi tengo per me mia moglie”, ha dichiarato Zamparini. Parole di speranza – circa un imminente rinnovo del contratto – ma anche di timore. Inutile nascondere infatti che Rossi è sul taccuino di diversi club italiani. Piace al Genoa ma, soprattutto, piace al Napoli. E’ con Gian Piero Gasperini il più accreditato sostituto di un Walter Mazzarri pronto con la fine del campionato a sposare la causa juventina.
Tutti attendono quindi il summit tra Zamparini e Rossi, in gioco il futuro delle due piazza più ambiziose del meridione…
Fonte: Tuttomercatoweb
La Redazione
A.F.
