«Un plauso ai privati che hanno preso a cuore le vicende dello stadio Collana, in sinergia all’amministrazione Comunale, ma non ci si dimentichi delle tante associazioni che gravitano nel territorio vomerese e che hanno proprio nell’impianto di piazza Quattro giornate il fulcro della loro attività. A cominciare dal ritorno del basket».
È il presidente della Municipalità Vomero-Arenella, Mario Coppeto, a sollevare in particolare il problema della pallacanestro scomparsa dall’impianto comunale dopo l’abbattimento della palestra nel 2005, in seguito a delle infiltrazioni d’acqua. Adesso, sulle ceneri di quel parquet che fu del Vomero campione d’Italia femminile, è stato costruito un campo di calciotto per gli allenamenti delle società che intendono fare richiesta.
Il Collana è infatti una struttura a domanda individuale, e quindi si utilizza in base alle ore richieste, e pagate, al Comune. «Spero che questi lavori, necessari e sacrosanti, siano soltanto un punto di passaggio perché lo stadio non può prescindere dal basket. Ricordo ancora la festa tenutasi a piazza Vanvitelli in occasione della conquista dello scudetto. Fu una cosa splendida. Per questo mi dico pienamente d’accordo con l’intervento dei privati, così come ha già sottolineato il sindaco che ha finalmente preso di petto la questione Collana, e dall’assessore allo sport Tommasielli, però invito tutti anche a non dimenticarsi della rete di associazioni che si occupano delle altre discipline sportive e che sono il fulcro del movimento sportivo vomerese. In attesa dei finanziamenti, gli accordi con la Regione devono andare in questo senso e non si può prescindere dalla palestra per il basket».
E da Coppeto arriva così anche una proposta, nel solco di un invito già trasmesso qualche tempo fa. «Mi piacerebbe che lo stadio del Vomero potesse essere chiamato stadio della Liberazione in omaggio alle pagine di storia vissute in quei luoghi».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
