Jesi c’è e, ovviamente, Carpi c’è. Metà di Sorrento c’è e, manco a dirlo, c’è anche Bologna; c’è Gravina ma c’è anche un angolo della Svizzera, che alle due e mezza, all’ora del parmigiano, invoca De Laurentiis, lo accerchia, lo blandisce, lo invita a portar la squadra là in ritiro. Ma poi c’è Castiglion delle Stiviere e sono arrivati da Liguria e persino da Siviglia: c’è la Napoli che abita ovunque e che al «Tardini» porta la sua onda lunga, pardon lunghissima, un incalcolabile esercito di uomini, donne e bambini che riempiono due settori e quasi tre. La stima approssimativa si fa sulle unghie dei suggerimenti e l’artimetica che non è un’opinione ma stavolta una sensazione ad occhio spinge a credere che Napoli sia andata oltre: quattromilatrecento nella «Sud» e poi, almeno un migliaio di qua ed un altro migliaio di lì, fanno qualcosina come seimila e passa, settemila scarsi.
THE CHAMPIONS – E’ qui la festa, pure stavolta, e fa niente se la testa è altrove, a lunedì 5 marzo, the day: ore 8, si parte (virtualmente) per Londra, botteghini 1, 3, 4 e 5 del san Paolo e si gioca (toericamente) Chelsea-Napoli, la Partita riservata a duemilasettecento spettatori, alla cifra di 62 euro (parte inferiore del settore ospiti) e 65 euro (la zona superiore). E’ il momento e la sveglia suona presto, o forse inutile addirittura sistemarla sul comodino, perché cè chi ha giocato d’anticipo, andando a sfidale tenebre e persino la pioggia, coprendosi solo con una coperta e del proprio amore, per presidiare sin da ieri sera lo stadio san Paolo, per buttarsi avanti, praticamente dentro Stamford Bridge. Chelsea-Napoli è cominciata praticamente al fischio finale del blitz di Parma e adesso, a partire dalle otto, quando il big ben partenopeo darà il via, si giocherà in due tempi, come una gara vera, sentita e appassionata, persino tattica, quasi strategica: perché chi vorrà evitare il caos, avendo competenze con il computer, alle dieci può andare su www.listicket.it e provare a recuperare lì il biglietto che vale la Storia.
INDICAZIONI – I soldi in una mano, nell’altra il documento di riconoscimento originale e la fotocopia dello stesso da consegnare per l’unico tagliando disponibile per ognuno. Duemila settecento posti a sedere e poi, per chi non ce la farà, la speranza che qualcosa accada sino a mercoledì 14 marzo, che magari ci sia un invenduto e che il Chelsea possa così esaudire le richieste di De Laurentiis, che ci ha provato e ci proverà, affinché Stamford Bridge sia «allargato» per i suoi tifosi.
CHE FOLLA! – Il cuore oltre l’ostacolo però viene lanciato ancor prima che parta la musichetta, in quel «Tardini» colorato d’azzurro, con la curva sud ch’è completamente napoletana, la tribuna che lo è per due terzi, come il settore distinti. E’ una sfida che ha un suo peso specifico, che serve per tener vivo il sogno del terzo posto, è un match che spinge il Nord partenopeo a darsi appuntamento in quello stadio e a restarci fino all’ultimo secondo per restituire slancio e verve a quella squdra capace di costringerli ad essere presenti ovunque. Venerdì sera sarà di nuovo calcio, al San Paolo, con il Cagliari, con prezzi abbordabili assai; e poi, si preparerà la valigia per Stamford Bridge, prima di ricaricarsi e pensare anche al Siena, mercoledì 21 marzo, semifinale di coppa Italia. Ma ora il cielo è sempre più blues….
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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