Giovanni Cobolli Gigli, ex presidente della Juventus, è intervenuto ai microfoni di Radio Sportiva alla vigilia di Juve-Napoli.
“Il Napoli è partito da più in basso di noi quindi bisogna dargli grandi onori. Durante la mia presidenza peraltro ci hanno spesso battuto. Credo che possa giocarsela domani: lo stadio avrà un fattore importante, come fa il San Paolo, ma le due squadre hanno caratteristiche simili. La Juve dovrà stare molto attenta agli attacchi del Napoli e magari agire di rimessa: se i bianconeri saranno attenti li vedo favoriti anche se i partenopei spesso trovano motivazioni extra contro di noi. A De Laurentiis che polemizza spesso dico, con tutta la stima che ho per lui, che i presidenti devono stare al di sopra e che è inutile fare polemiche ma fare il tifo, anche per aiutare i tifosi più aspri a essere più pacati: ho trovato sbagliato, tra l´altro, non presentarsi alla cerimonia di premiazione a Pechino. Anche Agnelli, che ha fatto molto bene, a volte lo vedo troppo aggressivo nei toni: dovrebbe essere sorridere di più. Giovinco? Sono molto contento che Conte punti su di lui anche se i giudizi non sono positivi ma bisogna dargli fiducia: Seba e altri ragazzi del vivaio, come Marchisio e De Ceglie, aiutano a dare un´anima italiana alla squadra. Molti si lamentano dei troppi convocati in nazionale ma la Juve è quella che ha più italiani di tutte. Il rinnovo di Buffon? Ne sarei molto felice perché adesso è la bandiera della Juve. La differenza con Del Piero? Credo che in questo caso siano emersi problemi di natura caratteriale: non voglio pensare che nell´attuale dirigenza ci fosse la preoccupazione di tenere in casa un campione con grande personalità che avrebbe potuto mirare a posizioni alte. Se fossi presidente chiederei uno sforzo per Cavani? Beh, presidente non lo sono più perché non c´era sintonia tra me e John Elkann: comunque non chiederei niente alla proprietà perchè nella Juve che gestivo io la società, per volontà della proprietà, era indipendente e gestita dal cda, cosa che è cambiata negli ultimi tempi”.
La Redazione
P.S.
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