Juventus-Napoli avrà il suo epilogo, almeno nell’iter lungo la giustizia sportiva, poco prima di Natale, quando è prevista la pronuncia del Collegio di Garanzia del Coni presieduto a sezioni unite da Franco Frattini. Il Napoli dovrà depositare il ricorso dove elencherà le censure, ovvero i motivi giuridici contro la sentenza della Corte Sportiva d’Appello della FIGC, che ritiene siano tali da dover far sì che il Collegio prenda un provvedimento favorevole, che sia la cancellazione o un nuovo rinvio della sentenza pronunciata dal giudice Piero Sandulli e dagli uomini che hanno lavorato con l’esperto professore. Calciomercato.it ha scoperto in esclusiva quelli che sono i motivi che hanno indotto la Corte Sportiva a maturare questa decisione. La difesa del Napoli è sempre stata basata sulla presenza di un provvedimento dell’autorità sanitaria che avrebbe impedito al club di partire alla volta di Torino.
Qui si concentra il primo snodo cruciale: nella sentenza si parla di mancata lealtà sportiva perché, secondo la ricostruzione dei fatti della Corte, il Napoli avrebbe indotto la forza maggiore. Le indagini hanno condotto a constatare quello che che sarebbe stato un impulso di parte, ovvero una spinta della società partenopea ad ottenere dalle autorità sanitarie la forza maggiore per non partire alla volta del capoluogo piemontese.
Se l’impulso di non consentire al Napoli di partire non sarebbe partito dall’Asl, da ambienti federali spunta anche l’impossibilità di una difesa che tenga, se la ricostruzione dei fatti è quella descritta. Inoltre, a corroborare le tesi della Corte ci sarebbero anche le risultanze degli interrogatori svolti dalla Procura Federale a casa Napoli che avrebbero rafforzato le tesi della Corte per una sentenza severa contro il club azzurro.
Tra domani e l’inizio della prossima settimana è previsto il deposito del ricorso al Collegio di Garanzia da parte dell’avvocato Grassani, legale del club di De Laurentiis.
fonte: calciomercato.it
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