Il Barcellona è una polveriera pronta ad esplodere ogni giorno, ogni ora di più.
Questo mercoledì era iniziato da pochi minuti quando Gerard Piqué, su Twitter, ha sganciato l’ennesima bomba sul club catalano, sconvolto dallo scandalo I3 Ventures: poche ore prima, il difensore aveva incontrato insieme a Messi, Busquets e Sergi Roberto il presidente Bartomeu, che aveva rassicurato i capitani sull’estraneità della società rispetto ai post diffamatori pubblicati dai profili social legati all’azienda.
La spiegazione è stata la stessa fornita pubblicamente negli ultimi due giorni, ma non convince: possibile che la stessa agenzia pagata profumatamente dal Barça (circa un milione di euro) si dedichi ad insultare tutti i ‘nemici’ di Bartomeu e colonne storiche come Messi, Piqué, Xavi e Guardiola e il club non se ne accorga? Possibile che la società, una volta venuto alla luce il fatto, si limiti a rescindere il contratto con la I3 Ventures senza farle causa? No, il discorso di Bartomeu non ha convinto quasi nessuno. Di certo non ha fatto breccia nel cuore di Gerard Piqué, che ha incendiato Twitter, stanotte, definendo “marionetta” il giornalista di ‘Barça TV’ Marçal Lorente, che aveva scritto: “Conosco l’ambiente del Barça e il carattere dei soci culé, fortunatamente sempre meno manipolabili e più intelligenti, sanno identificare perfettamente chi vuole arrivare al club per utilizzarlo per i suoi interessi mediatici, politici, ed economici”. La risposta del difensore, oltre ad attaccare Lorente, è un dardo diretto a Bartomeu: ormai, tra squadra e società, è guerra aperta.
fonte: calciomercato.it
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