Intervenuto ai microfoni di Calciomercato.com l’ex arbitro Massimo Chiesa ha commentato così alcuni arbitraggi di questo weekend, in particolare quelli di Juventus e Roma:
Su Torino-Juventus: “Partita dal coefficiente di difficoltà altissimo gestita complessivamente bene dall’arbitro Guida. Due gli episodi dubbi nell’area della Juve di cui a fine match si è lamentato Mazzarri. Il primo è la trattenuta di Alex Sandro su Zaza: il brasiliano tira giù l’avversario, ma anche il granata si aggrappa alla sua maglia all’altezza del braccio destro. Il calcio di rigore in favore del Torino poteva sicuramente starci perché Zaza era in possesso del pallone e Alex Sandro non si preoccupa minimamente della sfera. Come abbiamo avuto modo di capire in questa prima parte di stagione, però, su questi contatti non vedremo una on field review fino a quando il protocollo riporterà la voce di “chiaro ed evidente errore” che è interpretata nel senso di episodi sfuggiti all’arbitro (come nei tocchi di mano oggetto di Var). Solo così si può spiegare il mancato intervento del Var. Pochi istanti dopo, Belotti salta, Matuidi allarga leggermente il braccio destro ma il contatto pare lievissimo. Giusta la decisione di Guida – che vede e valuta il contrasto da vicino – di lasciar proseguire e non assegnare il rigore. Nessun dubbio invece sul penalty assegnato alla Juve: Ichazo stende Mandzukic nell’area di rigore del Torino”.
Su Roma-Genoa: “Al 50’, quasi allo scadere del recupero, c’è una spinta evidente con entrambe le braccia e una gamba di Florenzi ai danni di Pandev nell’area di rigore della Roma. L’arbitro Di Bello lascia proseguire, il Var inspiegabilmente non interviene”.
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