«Non ho fatto nulla, sono stato vittima di uno scambio di persona». Così Denis Clemente, nuovo playmaker del Napoli, ha spiegato alla polizia portoricana i motivi dell’agguato di cui è stato vittima lunedì sera. Il giocatore mentre era a un distributore di benzina a Bayamon a bordo della sua Audi è stato bersaglio di una sparatoria: feriti il cugino e due amici mentre lui è rimasto illeso. La polizia locale sta investigando, ma Clemente, dopo l’interrogatorio in cui è stato assistito dal suo avvocato Alberto Perez, è stato totalmente scagionato, compreso dal possesso di una pistola trovata nella sua auto. Clemente è così partito il giorno dopo per la Slovacchia, per assistere la moglie all’ultimo mese di gravidanza.
«Se non ha responsabilità può andare a giocare in Italia senza alcun problema» ha intanto detto il presidente della Federazione Pallacanestro di Porto Rico, Carlos Beltran. «Abbiamo saputo dell’episodio solo ieri mattina – spiega poi il gm partenopeo Liguori – e ci siamo subito informati. Ci hanno detto che è una vittima e che per fortuna è tutto ok: arriverà presto qui. Gli abbiamo parlato e ci ha tranquillizzato. Per noi non cambia niente. Ora è in Slovacchia, poi domenica andrà a Miami. Lunedì sarà al consolato per il visto e penso che mercoledì lo avremo a Napoli». «Nessun problema – aggiunge il suo agente Mario Scotti – lui non c’entra niente altrimenti non avrebbe potuto lasciare il paese».
E lo stesso giocatore alla fine spiega: «Stavo lasciando il distributore quando da un’auto ci hanno sparato addosso. È stato uno scambio di persona. Avere a che fare con le armi non è il mio stile di vita. Comunque tutto ok, tra qualche giorno sarò a Napoli». L’avvocato Perez: «Siamo solo vittime di un crimine».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
