Guido Clemente *scrive al mister del Napoli:
“Caro Walter, non ho avuto il piacere e l’onore di incontrarla di persona, e tuttavia credo di aver imparato a conoscerla così bene da permettermi di rivolgermi a lei dandole del tu. Dalle tue parole, dai tuoi sguardi, dai tuoi sorrisi, dallo straordinario lavoro che hai fatto e da come lo hai fatto, ho capito che sei, prima di tutto, una brava persona, una persona seria e onesta. E quando dici che hai bisogno di riflettere, io ti credo. Sono certo che, prioritariamente, non è questione di soldi, né di progetto tecnico.
In questo mondo che non conosce più la necessità di fermarsi per guardarsi dentro, io penso che sia da apprezzare la tua decisione di voler meditare sul senso della vita e sulle ragioni profonde dell’impegno professionale. Se decidessi di fermarti per un po’, anche se con la morte nel cuore, io ti ammirerò ancor di più di quanto abbia fatto finora. Resterò, invece, molto deluso se dovessi scegliere di andare altrove.
A Napoli hai tutto quello che può desiderare un grande allenatore: il senso di una sfida che va persino oltre i confini dello sport, una passione inarrivabile e inesauribile, l’amore di un popolo intero. Se deciderai di non fermarti, l’unica ragione plausibile per lasciare Napoli è che il presidente non voglia assecondare le tue richieste per rendere la squadra ancor più competitiva.
Resta il testimone di due qualità che sempre più sembrano scomparire: l’onestà e l’impegno per una causa che vada oltre il perseguimento dell’interesse esclusivamente individuale. Se sceglierai di non fermarti e di andare ad allenare da un’altra parte – te lo chiedo col cuore in mano – per favore spiegaci chiaramente il perché”.
*Docente diritto amministrativo Seconda Università di Napoli
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
