Le parole che non vennero colte: «Lui non ha mai detto di voler andar via da Napoli» . Il buongiorno si vede su Mattina Sport: e mentre Castelvolturno è ancora immersa nella tranquillità più assoluta, forse persino nell’ultimo sonnellino, la quiete che anticipa la tempesta di un’estate che s’annuncia bollente, da consumare a qualsiasi ora intorno a quella stella abbagliante, viene diffusa attraverso Raisport 1 da Claudio Anellucci, il manager – che con Pierpaolo Triulzi cura gli interessi del matador – che sparge nell’etere una spruzzatina di frasi offerte alla libera interpretazione altrui: «Edi ha voglia di vincere, è ovvio poi che l’interesse di club prestigiosi possa lusingare: ma nulla è ancora detto» .
BASTA LA PAROLA – I fatti vanno separati dalle personalissime opinioni e ciò che resta, sui taccuini e nei registratori, sono le (oneste) considerazioni d’un attaccante che in campo e fuori sa andare al cuore del sistema: «Rigiocare la Champions qui mi piacerebbe e il Napoli dell’anno prossimo sarebbe più maturo, rispetto a quello della passata stagione, per affrontare una competizione del genere. Io lotterò, fino all’ultimo secondo in cui resterò in questa città che mi ha dato tanto, affinché si possano ottenere le cose più belle» . C’è tutto un mondo intorno alla candida ammissione di lunedì 15 aprile, dopo che il secondo posto è stato rinforzato dal pareggio a san Siro contro il Milan: c’è il Bayern Monaco di Pep Guardiola e c’è il Manchester City di Roberto Mancini, c’è il Real Madrid e c’è il Psg; e però c’è anche il Napoli, soprattutto il Napoli, nella «lettura» ottimistica di chi spera che nulla cambi, e che lasciandosi cullare dalle pubbliche riflessioni del procuratore, coglie margini di felicità ampi in cui tuffarsi:
«Il valore di Edinson è di settanta milioni di euro e mi sembra giusto, vista la sua crescita. E però va sottolineato che Cavani non ha mai detto di voler andar via da Napoli» .
SVILUPPI – Del doman non v’è certezza: non una, perché in quest’universo mutevole, è impensabile lanciarsi in azzardate previsioni sul destino d’un uomo capace di offrire sogni a chiunque. Un mese – o poco più – prima che si chiudano i giochi (d’un nuovo campionato appassionato) e dall’avvio di danze (avvincenti); ma intanto vale ciò che ha espresso il triennio napoletano d’una favola in cui il principe azzurro è diventato Sua Maestà Cavani, novantasette sinora – trentatré nella prima annata, trentatré nella seconda e trentuno in quella attuale, che non è ancora finita – il titolo di capocannoniere a portata di piede, (ma soprattutto) la seconda qualificazione in Champions da concedersi con Mazzarri e i suoi compagni e l’inevitabile codazzo di corteggiatrici sparse nel Vecchio Continente – dalla Germania alla Spagna, dall’Inghilterra alla Francia – però tenute (per il momento) a distanza, dalla sventagliata di dichiarazioni utili per trarre (ognuno a modo proprio) le proprie considerazioni: «Non penso sia questo il periodo ideale per spingersi a chiedere garanzie, né di parlare d’altro: c’è un campionato in corso, c’è una stagione da concludere. E comunque è scontato che Edi si aspetti grandi cose dalla società per poter proseguire il suo percorso in maglia azzurra. Ma è anche indiscutibile che lui non ha mai dichiarato d’essere intenzionato ad andar via da qui. Lui ha voglia di vincere, questo è vero» .
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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