È finito in arresto, insieme ad altre sei persone, il difensore del club spagnolo del Levante Antonio García Aranda “Toño”, 29 anni, in campo anche sabato scorso nella sfida in casa con il Getafe, finita 0-0. È scattata venerdì la vasta operazione della polizia a Teruel, in Aragona, che vede, tra le accuse, quelle di estorsione e minacce. Sette, appunto, gli indagati trasferiti in carcere dal terzo giudice istruttore di Teruel per sette reati. Cinque dei sette indagati erano stati convocati davanti al giudice stesso nella mattina di venerdì subito prima della decisione di custodia cautelare.
Come evidenzia Gazzetta.it, una vera e propria organizzazione criminale, secondo l’accusa, quella di cui farebbe parte il giocatore, e che sarebbe dedita anche alla falsificazione di documenti, furti di identità e riciclaggio di denaro. Secondo alcune fonti giudiziarie, come riporta Marca, Toño avrebbe ricevuto 10.000 euro dal presunto capobanda in relazione a un caso di estorsione sessuale. Secondo però quanto dichiarato alla radio dal suo avvocato, un amico del difensore soffre di dipendenza dal gioco d’azzardo e per questo motivo Toño avrebbe tenuto i soldi per evitare che l’altro non li spendesse. Durante la perquisizione la Guardia Civilha trovato 4.200 euro .
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