Ciro Troise, direttore responsabile di IamNaples.it, è intervenuto nel corso di Alta Gradazione Azzurra in onda su Rtn. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: “Sui numeri del Napoli in questa prima parte di stagione? Il più trenta di differenza reti è il dato più importante, al di là dei punti fatti in campionato ed in Europa League. Questo dato testimonia la qualità e la bontà del lavoro fatto in questi mesi. Hamsik in questo primo scorcio di stagione ha realizzato pochi gol rispetto agli inizi degli scorsi anni, ma probabilmente si sta vedendo il miglior Marek Hamsik. Se un allenatore dice di essere pienamente soddisfatto deve dimettersi il giorno dopo. Non si può mai essere soddisfatti perchè si può sempre migliorare. Un calo dal punto di vista atletico si è visto ed era inevitabile, anche per l’utilizzo ridotto della rosa. C’è da migliorare, inserendo gradualmente Strinic, El Kaddouri in una nuova zona del campo. Sarri ha costruito una precisa identità tattica, cosa che Benitez in due anni non è riuscito a fare probabilmente perchè gli mancavano determinati giocatori per poterlo fare. La seconda sfida è estendere quest’identità di altissimo livello coinvolgendo anche altri giocatori nelle rotazioni, ovviamente nei ruoli in cui è possibile farle. El Kaddouri al posto di Hamsik? Puoi provarlo lì con il Mydtjylland, ma in Italia è difficile perchè El Kaddouri non è un centrocampista completo come Hamsik, ha buoni numeri negli ultimi trenta metri ma fa fatica a sostituire Hamsik in quel ruolo. La vera esigenza del mercato di gennaio è cercare un’alternativa ad Hamsik, che sappia fare ciò che fa Hamsik con parametri economici fattibili. Sulla mancata convocazione di Insigne in Nazionale? Conte è il ct dalle mille contraddizioni. Quando era alla Juventus faceva pressioni su Prandelli per avere prima i vari Chiellini, Bonucci e gli altri. Su Higuain? Dal punto di vista tecnico non si discute, anche se è stato fatto anche questo. Quest’anno sta trascinando il Napoli. Higuain è tra i primi cinque attaccanti al mondo ma anche tra i primi cinque calciatori al mondo. L’unica differenza con gli altri top player è che Higuain per essere determinante deve essere almeno al 70%. Su Hamsik? Al netto di tutte le considerazioni sugli allenatori, tre giocatori sono rigenerati in questo Napoli: Hamsik, Jorginho ed Insigne, riportati nei loro ruoli naturali. Questo è per quanto riguarda il lavoro tattico, ma sono recuperati anche dal punto di vista psicologico. De Guzman e Zuniga ormai sono fuori dal Napoli, è difficile invece cedere Henrique per via del suo ingaggio. Un altro merito di questo Napoli è aver reso il San Paolo nuovamente un posto gradevole. C’è una rinnovata simbiosi tra squadra e tifoseria. A due mesi da Napoli-Lazio in cui il San Paolo era un deserto, forse il San Paolo tornato pieno è la cosa più bella in cui è riuscito il Napoli in questi mesi. Il Napoli è ritrovato anche dal punto di vista psicologico. Il lavoro di Sarri in questo senso è stato importante, oltre al contributo dato dal ritorno di Pepe Reina.”
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro