Nelle ultime due settimane sta procedendo a una media del 50%. In pratica ha fatto quattro gol, ma gliene hanno convalidati solo due. Eppure la moviola (comunque si vedeva pure a occhio nudo) ha certificato che erano tutti buoni. Sarebbe stato anche lecito attendersi una reazione rabbiosa, invece Ciro Immobile, dopo qualche attimo di comprensibile smarrimento, ha scelto un atteggiamento inusuale: l’autocritica. Il centravanti del Pescara senza le sviste arbitrali oggi affiancherebbe Tavano al comando della classifica cannonieri a quota 13, ma non è questo il suo cruccio.
SUPER CIRO – «E’ sotto gli occhi di tutti che abbiamo subìto dei torti, il mio tiro contro il Grosseto era entrato e il primo gol al Torino non era assolutamente in fuorigioco, però non dobbiamo aggrapparci agli alibi. Sabato meritavamo di perdere perché abbiamo giocato male. Non penso che sia una questione fisica, in fondo corriamo tanto come al solito, magari siamo affaticati mentalmente. Dobbiamo fare un bagno di umiltà per tornare ad essere quelli di qualche settimana fa. Di episodi contrari ne abbiamo vissuti tanti, ma siamo lo stesso riusciti a superarli brillantemente ottenendo i risultati attraverso grandi prestazioni».
PRESA DI POSIZIONE – Lodevole la presa di posizione di Immobile, purché non si rovesci la realtà offrendo un alibi al contrario. Se il Pescara crea tanto, gli arbitri non possono comunque sentirsi autorizzati a vanificare una parte della produzione solo perché il contesto è di abbondanza. Il tecnico Zeman, ad esempio, dopo la partita di Torino si è insolitamente chiuso in un silenzio precauzionale.
IL VOLTO DI ZEMAN – La sua faccia era tutta un programma, a caldo avrebbe potuto fare affermazioni pesanti. Conosceremo il suo pensiero solo oggi a distanza di 48 ore, un lasso di tempo utile a “raffreddare” il suo pensiero. Ha già argomentato, invece, il presidente Daniele Sebastiani. La sintesi delle sue dichiarazioni si può riassumere in questo concetto. «Non sta scritto da nessuna parte che dobbiamo sempre giocare con l’handicap. Se la squadra fa degli errori è un problema nostro che risolverà l’allenatore, però in campo quello che ci spetta devono darcelo. Non siamo più a livello di occasionalità, purtroppo sta diventando una costante. E’ da inizio stagione che veniamo penalizzati e non lo accettiamo. Chi dirige una partita del Pescara deve essere preparato e se il gioco di Zeman sollecita arbitri e guardalinee più del dovuto è una questione che non ci riguarda».
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro