Napoli, quante occasioni perse. Come dire chi è causa del suo mal pianga se stesso. Ma c’è un’Europa League da conquistare e miglior finale allo Juventus Stadium il 14 maggio non può che essere Juve-Napoli. Parola di Ciro Ferrara, protagonista degli anni degli scudetti, quelli che il San Paolo vorrebbe rivivere al più presto. Juventus-Napoli ultimo atto di Europa League? «La finale è a Torino e io ne sono un testimonial. Sono le uniche maglie che ho indossato ed è chiaro che per me sarebbe l’ideale». Per tifare? «Continuo ad essere un tifoso del Napoli ma questo non significa che possa dimenticare quello che è stato il mio passato. Il mio passato passa tra due società che sono in grande competizione ma io non sono abituato a sputare nel piatto in cui ho mangiato. Sono tifoso del Napoli ma non mi si può chiedere di essere contro la Juve». Che problemi ha questo Napoli? «Ha perso tante occasioni soprattutto in casa. Partite abbordabili, rivelatesi pericolose. Il Napoli sta facendo un buon campionato. Certo poteva essere ottimo se i punti di distacco dai bianconeri fossero inferiori, ma bisogna riconoscere che la Juve è più attrezzata e non ha perso la fame». Le posizioni in classifica sono cristallizzate o potranno essere modificate? «Considerato lo stato di forma delle squadre sembra che queste possono essere le posizioni che andranno a delinearsi a fine campionato. La vittoria sulla Roma può dare sicuramente nuovo slancio al Napoli. Rispetto ai giallorossi, però, la squadra di Benitez ha una competizione da affrontare in più». La rosa le appare adeguata? «Sicuramente i tanti impegni influiscono se non hai una rosa che ti permette di fare determinate scelte e lasciar fuori giocatori importanti. In questo momento l’unico giocatore insostituibile è Higuain. Mi sembra che in alcune circostanze Benitez abbia cambiato diversi giocatori soprattutto sulla trequarti e comunque sono stati risultati buoni. Togli Mertens, metti Insigne, togli Callejon puoi mettere Pandev. Davanti, oggettivamente, se si calcola il valore di Higuain, non può essere lo stesso di Zapata. Tanti impegni possono aver influito sul rendimento di campionato perché poi non dobbiamo dimenticare che il Napoli è uscito con 12 punti dalla Champions, roba mai vista. Lo sa che poi gli è riuscito un altro miracolo?». Quale? «Gestire Pecchia come secondo. Gliel’ho detto l’altro giorno a Coverciano e lui me l’ha confermato sorridendo». Come giudica il campionato di Insigne? «È un bel duello con Mertens. Il belga sta facendo molto bene e la tifoseria del Napoli si aspetta molto da Insigne. Sensazioni che ho vissuto anche sulle mie spalle. Insigne credo debba essere soddisfatto per quanto Benitez lo stia utilizzando. Sulla fascia destra credo renda di meno rispetto a sinistra. Detto questo se dovesse avere problemi io lo prendo volentieri». Pronto a tornare in panchina? «È un momento difficile, vediamo l’anno prossimo». Sempre pronto però a tornare a Napoli «Sono e sarò sempre legatissimo a questa città. Martedì mia mamma mi ha fatto trovare soutè di vongole, frijarielli e mozzarella. L’ho anche twittato, come si fa a non amarla?» E Maradona? «L’ho visto bene. L’ho incontrato una ventina di giorni fa. Ai ragazzi dico che ho avuto la fortuna di giocare con il più grande giocatore del mondo. A lui dico che ha avuto la fortuna di giocare con me».
Fonte: Il Mattino
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