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Ciro Ferrara pro Cavani: “La sua perdita sarebbe deleteria, aumenterebbe il gap con la Juve”

Tutti alla corte di Diego Occhiuzzi per festeggiare i primi sei mesi di Milleculure. Il gotha dello sport napoletano in una serata organizzata a Villa D’Angelo in cui sono stati messi all’asta cimeli di Maradona, Cannavaro, Occhiuzzi, Porzio, Oliva, per sostenere l’attività sportiva dei giovani più disagiati. Il mondo dello sport che a Napoli, attraverso Milleculure, ha deciso di fare squadra per permettere di creare una base di impiantistica e tecnici di alto livello a disposizione dei giovani napoletani. C’erano tutti, anche Ciro Ferrara, che non ha mancato di dare il supporto personale e della fondazione Cannavaro-Ferrara.

Che estate sarà per Ferrara?
«Non è un momento facile per nessuno. La voglia di continuare c’è sperando che si ripresenti l’occasione valida».
Come se la caverà Benitez?
«Ha un compito difficile, migliorare il Napoli vuol dire portarlo al primo posto in classifica. Deve gestire una piazza focosa e vicina alla squadra, mi auguro che l’ambiente gli dia la possibilità di lavorare».
È l’allenatore giusto per il dopo Mazzarri?
«Ha il carisma e l’esperienza per portare avanti questo progetto».
Il Napoli nella sua campagna di rafforzamento rischia di perdere un pezzo pregiato, Cavani.
«La permanenza di Cavani sarebbe molto importante per la continuità di crescita. De Laurentiis fa bene però a pretendere l’intera clausola rescissoria. Certo, a quelle cifre è difficile tenere un giocatore che pensa di andar via ma sono convinto che se dovesse rimanere continuerebbe a dare quel contributo che ha sempre dato».
Il divario dalla Juve aumenta o diminuisce?
«Il gap è ancora notevole, bisogna accorciarlo».
Ci guadagna più la Juve con l’acquisto di Tevez oppure il Napoli a mantenere Cavani?
«Tevez si inserisce in una squadra già collaudata, ne aumenta il tasso tecnico».
E Cavani?
«Uno come lui è insostituibile. La sua perdita sarebbe deleteria a meno che non lo si sostituisca con un giocatore come Higuain o Suarez».
Con l’avvento di Benitez ci si attendo molto da Insigne. Può essere l’allenatore giusto per farlo esplodere?
«Lorenzo l’ho avuto con me nell’Under 21. Non può essere considerato una mia scoperta ma ho contribuito a valorizzarlo a livello internazionale. È un ragazzo che si applica molto. Utile anche in fase difensiva».
Benitez potrebbe anche non chiedergli quel lavoro di copertura lasciandolo più libero nella spinta propositiva.
«Bisogna capire come il tecnico vuole impostare la squadra. Il 4-2-3-1 è uno schema adottato da numerose squadre ed il Napoli diventerà molto europeo. In ogni caso, e il mio discorso vale soprattutto per la difesa, a questi livelli chi gioca bene a tre si adatta tranquillamente anche a quattro. È una situazione diversa, certo non sconosciuta per i giocatori di alto livello».
Ogbonna, Ranocchia, Astori. Consigli per la difesa?
«Il Napoli ha gli uomini giusti per poter scegliere bene. Diciamo che tra tutti i nomi che si sentono preferirei dei giocatori italiani. Io ho un piccolo risentimento muscolare, non mi consiglierei»

Fonte: Il Mattino.

La Redazione.

D.G.

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