L’impressione era quella giusta e l’idea, come ha confermato lo stesso ct, ha avuto un’accelerazione definitiva dopo i primi due allenamenti. E’ lo stesso Ferrara ad annunciarlo in conferenza stampa. «Così vi evito punti interrogativi ed elucubrazioni. Insigne gioca dal primo minuto, sì, anche se è un debuttante assoluto. Lo seguivo già dalla scorsa stagione, quest’anno ha iniziato anche meglio e nelle due sedute tecniche mi ha confermato di essere pronto, fisicamente e con la testa oltre che con i piedi».
E così è proprio l’ultimo arrivato, lo scugnizzo di Frattamaggiore, pupillo di Zeman e di proprietà del Napoli, ma che sta facendo impazzire Pescara, dove gioca; è proprio il piccolo debuttante dal destro magico a scavalcare tutta la concorrenza d’un sol colpo e a meritarsi la più grossa chance della sua carriera fino ad oggi. E stavolta qualcuno a Napoli dovrà pure dargli un’occhiata come lui chiedeva nei giorni scorsi. Ferrara lo schiererà centrocampista di sinistra nel consueto 4- 4- 2, un ruolo non propriamente suo ma che «dovrà interpretare alla sua maniera –spiega subito il ct azzurro –seguendo istinto, intuizioni e movimenti che gli sono congeniali anche nel club. Starà a tutta la squadra eventualmente coprire gli spazi e ricompattarsi » .Insomma, tenendo conto delle caratteristiche di Insigne, l’Italia cercherà di forzare subito il blocco dei ragazzi del Principato, con il folletto del Pescara in funzione di appoggio e di assist man, partendo da sinistra, delle due punte che saranno Borini (o Paloschi) e Gabbiadini.
INSIDIE– I tre punti sono d’obbligo considerato che il Liechtenstein normalmente le perde tutte e non è colpa di questi svizzerotti del piccolo Principato se possono sceglierein unapoplazione complessiva di appena trentamila abitanti.«Ma sanno difendersi e chiudere gli spazi per poi ripartire velocemente –si affretta a puntualizzare Ferrara –è dal primo giorno di ritiro che predico determinazione, concentrazione. Non sarà facile sbloccare il risultato. Prima lo facciamo meglio è».Ma ci vuole la bella Under 21 che ha vinto in Ungheria per saltare di slancio l’ostacolo e presentarsi alla sfida di martedì con la Turchia ingrado di riagganciare la capolista in classifica.«Ho ricordato ai ragazzi –continua Ferrara battendo il tasto della massima attenzione –che spesso la differenza tra un campione e un giocatore normale si vede proprio in gare insidiose come questa, in cui bisogna essere umili e forti. E capaci di andare a prendersi i tre punti senza tentennamenti».
PERCHE’ NO– Il debutto di Insigne fa sorgere spontanea la domanda. Perché Insignesì ed El Sharrawy no? Risponde Ferrara.
«Il ragazzo del Milan è stato fermo in estate per un lungo infortunio. E al rientro ha giocato solo un paio di partite. La sua classe non si discute ed è sempre sotto osservazione da parte nostra, ma io spero che giochi di più, anche se in una squadra come quella rossonera non è facile».
PERCHE’ B– Gioca la serie B, ma dodici «cadetti» sono qui in azzurro, tre del Pescara. Le società hanno fatto buon viso a cattivo gioco: non possono avere i loro gioiellini in queste gare di campionato.
«Ma io faccio il selezionatore dell’Under 21 e scelgo i giocatori. Poi è la Lega di B che ha deciso di inserire il campionato nelle pause azzurre. Il nostro calendario era noto da tempo».
A CACCIA DI GOL– Borini-Gabbiadini, Gabbiadini-Paloschi. Ferrara sfoglia la margherita. E c’è pure Destro che scalpita. L’unico sicuro del posto sembra l’emergente Gabbiadini, ma non è detto. La notte porta consiglio e c’è da giurare che proprio in extremis Ferrara si farà convincere dall’ultimo dettaglio. Certo è che i quattro ragazzi sono in forma, scalpitano e per certi versi si equivalgono.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
