L’ex difensore del Napoli e della Juve, attuale allenatore, Ciro Ferrara è intervenuto nel corso della manifestazione “Schermo, sport , spettacolo” organizzato da Arci Movie presso il cinema Pierrot di Ponticelli.
La mattinata è stata aperta da Roberto D’Avascio (Arci Movie) e Paola Romano (Arci ragazzi) e presentata dal conduttore radiotelevisivo Bruno Gaipa. L’incontro è stato anche l’occasione per fare un viaggio tra il passato é e il presente della storia del Napoli con 2 video molto toccanti sulla storia di Diego Arnando Maradona ai gol di Cavani. Inoltre è stato anche proiettato un filmato in cui i protagonisti sono i ragazzi delke scuole calcio presenti anche in sala, che rappresentano il futuro calcistico della nostra cittá ( Associazione Vesevo, Santa Maria delle Grazie al Fèlaco, Beata Vergine di Lourdes e Real Poggio) Tra un video e l’altro Bruno Gaipa stata ha coinvolto nel dibattito i circa 400 ragazzi e bambini presenti all’interno della struttura facendo trasformare la sala del cinema in una succursale del San Paolo che all’arrivo di Ciro Ferrara è esploso in un boato di gioia e felicità. Oltre Ciro, presente insieme alla sua associazione (Ass. Cannavaro Ferrara) Vincenzo Ferrara, e l’assessore alla cultura e al Turismo di Napoli, Antonella di Nocera. L’occasione è stata anche un motivo per fare il punto sulla situazione della parte est di Napoli e della necessità di una sinergia di forze tra attori sociali per garantire un futuro ai ragazzi nella legalità.
Ciro Ferrara ha risposto alle domande dei ragazzi presenti. Queste in sintesi le sue dichiarazioni:
Ciro come hai iniziato la tua carriera?
“In realtà la mia gavetta è stata molto breve ed intensa. Ho iniziato facendo molti sport diversi dal calcio. Poi nel giro di un biennio mi sono ritrovato nelle fila del Napoli. Dopo però ho dimostrato di meritare la carriera che ho avuto da calciatore. So però che nel calcio di oggi non sempre è così “.
Che differenza c’è tra giocare ed allenare ?
“Sostanzialmente la principale differenza sta nelle responsabilità . Di fronte ad una sconfitta il calciatore ci dorme su e da domani pensa alla nuova sfida, l’allenatore non ci dorme la notte per capire tutti i dettagli di come è maturata la stessa”.
Ci racconti le emozioni provate nel giocare al fianco di Diego?
“Intanto è Diego che deve essersi emozionato a giocare al mio fianco ( ride, ndr). Ovviamente è una battuta. È bello ed impareggiabile essere stato al fianco del più grande di sempre. E poi con lui in campo sapevi già che la gente venisse allo stadio per vedere lui , poi la squadra”.
Come si sente un napoletano a giocare nella Juve?
“Non rinnego nulla di quello che ho deciso. Anche se bisogna ricordarsi il perché della mia cessione del 1994.
Avevo raggiunto ottimi livelli con la squadra ed ero in scadenza di contratto: la società non ritenne opportuno esaudire le mie legittime richieste. L’unica squadra che poteva garantirmi lo stesso livello di blasone della piazza partenopea e che si rese disponibile al mio acquisto accontentando le mie richieste era la Juve. Decisi di non perdere quella che sono convinto fosse un’opportunità”.
Esiste un Ciro Ferrara nel Napoli di oggi?
“Oggi ? ( il pubblico grida “Nooo”). Hanno risposto loro“.
Come marcheresti Cavani?
“È un giocatore difficile da marcare soprattutto perché il calcio di oggi è più a zona, i cartellini sono più veloci. Con qualche calcetto e l’esperienza potrei anche fermarlo”.
Cosa consigli a chi vuole fare questo lavoro ed é agli inizi
“Certamente di divertirsi e di crederci. Anche se non tutti possono riuscire a diventare campioni. Bisogna mettere in conto anche questo”.
Bruno Gaipa per “Radio Punto Nuovo”
La Redazione
P.S.
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