Sarà presentata ufficialmente lunedì, a Milano, a via Solferino 28, nella sede storica della Gazzetta dello Sport – sala Buzzati, ore 14,30 – la partenza del Giro d’Italia 2013. E avrà pieno lustro l’ipotesi, più volte ventilata in questi mesi, di Napoli quale sede di partenza, per la seconda volta nella storia, a distanza di mezzo secolo, del Giro d’Italia. Non si sa ancora come, secondo quale modalità tecnica, ma quello che appare finalmente solare è che la sera di sabato 5 maggio 2013, il cielo a Napoli avrà per sfondo il colore di una sua prima maglia rosa.
Nel 1963 si partì con una Napoli-Potenza che di fatto più che una partenza, fu realmente una fuga del Giro dalla nostra città, con Adorni che solitario andò in Basilicata a cogliere, per distacco, un primo trofeo. Ma stavolta ci auguriamo che sia diverso. Che Napoli sia straordinaria partenza, ma ancor più straordinario suggello di un primo simbolo rosa. Potrebbe essere una cronosquadra, il progetto di Vegni e del suo gruppo tecnico, con un percorso tutto giocato sul fronte mare, da via Caracciolo al litorale flegreo. O invece potrebbe valere l’ipotesi di un cronoprologo sul filo dei decimi di secondo, fra Mergellina e Molo Beverello, semmai in notturna… Se non, ancora, terza chance, un percorso in linea, su un circuito da ripetere più volte, che possa pervadere di un ciclismo spettacolare e dei suoi colori le strade della città.
Di certo, in attesa dei dettagli, sentiamo questa scelta della Rcs Sport di convalidare l’idea di Napoli quale location di partenza e di arrivo della prima tappa del Giro prossimo come un enorme successo. Ed un premio a questo atteggiamento coraggioso, quasi istituzionale, di ratificare un feeling convinto con le due ruote senza motore, siano agonistiche o turistiche. Se la civiltà di una città si misura dalla sua ciclofilia, certamente Napoli con questa affermazione annunciata del 2013, in scia al via del GiroDonne 2012, in partenza venerdì prossimo, va acquisendo meriti eccezionali. E neanche ipotizzabili, in un non lontano passato.
Napoli al via, al comando, dunque. Inevitabile, affascinante. E il dubbio è se il Giro resterà in Campania, come più volte anticipato, per una, o più, giornate successive. C’era la richiesta salda di Ischia, con il dilemma della logistica dei trasporti della carovana. E c’è la pressante attesa del Cilento, che potrebbe essere una buona stazione di posta, per un Giro 2013 che dalla Campania diventerà ancor più meridionale. E per questo, per gioie e delusioni, ci sarà tempo. Ma intanto, il Giro d’Italia 2013 nascerà a bici accese, come stelle, proprio a Napoli.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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