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Ciao Cavani, amarsi e dirsi addio. Un distacco doloroso che ha fruttato 63 milioni

Il più e il meno. O anche più o meno. Perchè il mercato è così, è tutto da interpretare. E ci sono cifre, volontà, esigenze e opportunità da capire, valutare. Quel che sembra, non sempre è. E allora meglio i numeri. Certi. Che sono fatti, separati dalle opinioni. Coi colpi che sono e restano tali. Anche se in uscita e che toccano al cuore. Cavani e Donadel gli estremi del mercato in uscita. Tutto il mercato. La cessione più redditizia e il prestito che è un costo e che però potrebbe diventare un investimento. Sessantacinque e spiccioli i milioni in entrata. Quasi quaranta le operazioni chiuse. Considerando ovviamente i giovani che cresceranno altrove e quelli andati via a scadenza. Tre mesi e più di trattative. Storie di accordi fatti e saltati, di conti da far quadrare e decisioni. Qualcuno, purtroppo, anche obbligata: dal calcio, dalla crisi che assale e dalle scelte di vita. Personali.
Cavani, insomma. Centoquattro reti in tre anni. Blindato fino al 2017 eppure con quella clausola rescissoria ch’era una minaccia. Sessantaquattro milioni di euro il prezzo fissato, seicentomila euro a gol. Soldi per pochi. Per “scericchi” del pallone. Nababbi. C’ha provato il Napoli a trattenerlo. Ha rilanciato, sperato, s’è rassegnato. Il PSG ha pagato tutto come da contratto. Blitz a Roma di Leonardo e strette di mano. Le roi c’est lui, c’est Cavanì: scritto con l’accento, alla francese, con quella cadenza che è ormai la stessa di Pochò. Cavani “l’affaire” del mercato. Il più alto di tutta la serie A. Anche più di Falcao, Neymar, Ozil e Lamela. Il secondo d’Europa dietro solo a quello di Gareth Bale. Il crac del Real Madrid. Ch’era il sogno di Cavani. Se n’è fatta una ragione il Matador. Dieci milioni di buoni motivi (e d’ingaggio) per essere felice a Parigi.
E POI… – Il mercato è un attimo, è un momento, è un incastro di situazioni. E sensazioni. Che orientano, muovono. Sorprendono. De Sanctis s’è sentito in discussione. Ha visto l’ombra di Rafael sotto la porta e ha voluto la Roma: 500mila euro e arrivederci da chi si è voluto bene. Scelta capitale. Drastica. Perche c’è chi teme di non far parte del progetto e chi ne è sicuro. Subito. E cerca squadra. Santana, Gamberini e Calaiò un tris per il Genoa. Rosati prova a (ri)lanciarsi al Sassuolo. Hoffer per sempre al Fortuna Dusseldorf (500mila euro). Dossena last minute al Sunderland. Tutto in poche ore. Viaggio, visite mediche ok, firme e ritorno in Premier. Fiero e sano: era stato scartato dal Torino per un fastidio muscolare. Quelli che hanno arruginito Donadel. Due anni di fatto fermo o quasi. S’è operato, ha corricchiato, giocato qualche volta. E’ andato a Verona. In prestito. Tutto o quasi a bilancio del Napoli. Un investimento più che un costo: magari l’anno prossimo trova chi lo vuole e lo paga. Di tasca sua. Oggi pensando a domani. Il mercato in uscita è anche prospettiva. Strategie. Gargano al Parma per far cassa: riscatto fissato a due milioni. El Kaddouri al Torino aspettandolo più forte tra un anno. Chavez al Pas Giannina in Grecia per liberare un posto da extra comunitario. Quando cedere significa anche acquistare

Fonte: Corriere dello Sport

La Redazione

G.D.S.

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