Una risposta concreta. Il Napoli non si lascia scappare la Juve. Liquida l’Udinese (2-1) e torna in vetta alla classifica. Basta il primo tempo per annichilire i friulani, comunque mai domi e sempre agguerriti. A Mazzarri basta la classe immensa di Hamsik, autentico protagonista, e Pandev che impressiona pure se non è al meglio fisicamente. Le due gemme annullano il momentaneo pari di Pinzi e confezionano una vittoria fondamentale per le ambizioni scudetti. La corsa a braccetto con i bianconeri continua e – dopo la sosta – ci sarà proprio lo scontro diretto.
Il Napoli parte bene. I 45mila sono una bella iniezione di fiducia. L’obiettivo è sbloccare quanto prima il risultato. L’Udinese – però – è un brutto cliente. Guidolin, a dire il vero, se la gioca molto a viso aperto e non rintana i suoi nella propria area. I friulani cercano di neutralizzare la manovra azzurra sulle fasce avanzando molto Pereyra e Pasquale. Il Napoli allora sfonda in mezzo e colleziona due percussioni con Hamsik e Pandev che difettano di mira. L’Udinese non sta a guardare, ma gli azzurri salgono di tono e già al 21’ hanno una clamorosa occasione con Cavani, il cui colpo di testa è troppo debole. Gli animi si scaldano per il tocco di mani di Pinzi sulla conclusione di Hamsik che sembra talmente evidente allo slovacco. Doveri dice no e lo ammonisce per le proteste eccessive. Basta poco e poi il risultato si sblocca. Stavolta nessun dubbio. Festeggia Hamsik che corona un’azione perfetta. Cavani apre per Maggio, tocco beffardo e vantaggio che fa esplodere il San Paolo.
Il piano tattico stavolta cambia e il Napoli può rifiatare un attimo invitando l’Udinese ad avanzare ancora per poi punirla negli spazi aperti. Hamsik, tra l’altro, è devastante e salta avversari come birilli, Inler e Behrami lottano in mediana, Cavani è un indiavolato su tutto il fronte. Manca ancora il miglior Pandev e il San Paolo se ne accorge al 41’ al termine di una combinazione spettacolare tra Hamsik e Cavani. Il Matador entra in area e serve il macedone che non ci arriva. L’eccesso di leziosità è punita al 43’: Fernandez perde malamente palla e dà una scossa all’Udinese che trova Pinzi indisturbato e lesto ad agguantare l’1-1. Pandev deve farsi perdonare e lo fa tre minuti più tardi con un’autentica magia: si gira in area e ipnotizza Brkic.
La ripresa si assesta su binari consolidati. L’Udinese si riversa in attacco per agguantare il pareggio e lascia al Napoli la sua arma preferita, la ripartenza. Mazzarri se ne accorge e dopo dieci minuti sostituisce proprio Pandev per Insigne. Maicosuel prova la botta da fuori al 17’, sintomo che i friulani ci credono ancora. Il Napoli risponde con Maggio e una punizione di Cavani che finisce alta sulla traversa. Insigne si divora il 3-1. Finisce così.
Fonte: Il Messaggero
La Redazione
P.S.
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