Non alza la voce, ci mancherebbe. Non è il suo stile. Ma il messaggio di Maggio è chiaro: lui, uno dei protagonisti della trionfale cavalcata del Napoli durante la gestione Mazzarri, aspetta l’appuntamento buono per sedersi a discutere con De Laurentiis e rinnovare il contratto che scade il 30 giugno 2013. Affiora un garbato sorriso sul volto di Christian quando affronta l’argomento nella sala interviste della Borghesiana. «Il nuovo contratto? Tutto in stand-by. Vedremo. Ho sempre detto che mi piacerebbe restare a Napoli il più a lungo possibile, ma dipende dalle valutazioni della società: tocca ai dirigenti decidere il mio futuro». Com’è messa la situazione? La espone Maggio, che ha affidato la gestione dei suoi interessi all’ex attaccante Massimo Briaschi, suo procuratore.
«Stiamo parlando da giugno. Ipotesi di accordo, niente di concreto al momento. Spero che l’incontro decisivo ci sia al più presto. Forse non siamo riusciti a vederci perché ci sono stati finora troppi impegni per la squadra, almeno mi auguro che sia così».
E se Maggio si impegnasse con un altro club, considerando il suo ottimo rendimento e i segnali che arrivano anche dall’estero? Secondo sorriso:
«Altri impegni? Al momento no».
Non potrebbe, è sotto contratto. E soprattutto non vorrebbe: anche Valeria, la signora Maggio, si è esposta, confermando l’intenzione di restare a Napoli. Stasera, intanto, c’è la sfida con Cavani.
«Per la prima volta avversari da quando giochiamo nella stessa squadra: meglio averlo come compagno un campione di questo livello. No, non ci siamo sentiti prima della partita. È un motivo di soddisfazione per il Napoli avere tanti giocatori nelle nazionali: Edy è un importante punto di riferimento per noi»,
dice Maggio. Che, durante il ritiro azzurro, si è allenato con Balotelli, rivale del Napoli nel match di Champions di martedì 22.
«Cosa gli ho detto? A Mario ho fatto capire che quella partita è molto importante per noi. Lui e Cavani sono due grandi attaccanti, peraltro Balotelli è giovanissimo e ha ampi margini di miglioramento».
Più che del duello con Abate sulla fascia destra («Conta fare bene per la Nazionale, non per se stessi, lo dico sinceramente. Comunque ci impegniamo per mettere in difficoltà il ct»), parla del momento del Napoli.
«Ci può stare un piccolo calo, quello che abbiamo accusato prima della sosta: non eravamo abituati a impegni così intensi e frequenti. Sono fiducioso per le prossime partite, anche perché stanno rientrando giocatori importanti come Gargano».
La Redazione
P.S.
Fonte: Il Mattino
