All’improvviso Vlad Chiriches, verrebbe da dire. In Europa Sarri riscopre il difensore rumeno. Quello che “non lo conosco”, disse l’allenatore del Napoli quando arrivò in ritiro. Quarta presenza in Europa League quest’anno (quattro pure in Serie A), e primo gol. Nella notte di Brugge ed in uno stadio deserto. Un inizio altalenante, vero: praticamente bocciato, Chiriches, dopo due brutte prestazioni tra Sassuolo ed Empoli. Poi tanta panchina e tanto lavoro, per capire a Castelvolturno le idee difensive di Sarri. A Verona in campo, per la squalifica di Koulibaly. A Brugge il bis dopo 4 giorni, per il turnover ed il riposo di Albiol. La decide lui, gol da tre punti e forse primi veri sorrisi da quando è a Napoli.
Vlad Chiriches è arrivato in ritiro a Dimaro in una notte di fine luglio. Quasi nascosto, protetto dal Napoli. Piaceva a tanti in Italia, poteva arrivare già a gennaio quando ci avevano pensato Fiorentina e Roma. Proprio le due società che, anche ad inizio estate, era tornate ad informarsi su di lui. Poi hanno deciso di fare scelte diverse, e su Chiriches si è presentato il Napoli: una trattativa quasi lampo, un accordo trovato in fretta: circa 7 milioni al Tottenham, 4 anni di contratto per lui. Londra-Milano, quello il volo che lo portò in Italia. Un caldissimo tardo pomeriggio di fine luglio, qui lo aspettava il ds Giuntoli nei giorni in cui nel suo hotel milanese lavorava anche per Hysaj. Dal Melià, zona Fiera, partì dopo cena col suo collaboratore Pompilio: il tempo di passare in Piazza della Repubblica per prendere Chiriches ed il suo agente Pietro Chiodi e partire, tutti e 4 insieme, verso Dimaro dove Sarri lo stava aspettando. Curiosità: ad AlessandroPellegrini, agente di Sarri, “toccò” organizzarsi da solo per raggiungere il ritiro azzurro. Doveva salire con Giuntoli e Pompilio, ma il programma cambiò per Chiriches. Non c’erano più posti liberi nell’auto del diesse. Aneddoti di una notte di fine luglio, quella in cui il Napoli portò Chiriches da Sarri. Più bassi che alti, ma i primi sorrisi sono finalmente arrivati. E chissà se, presto, quei 7 milioni non sembreranno pochi per lui.
Fonte: gianlucadimarzio.com
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