L’attuale tecnico del Chievo, Rolando Maran, è stato intervistato dal giornalista Giorgio Burreddu per la rivista sportiva ‘Undici’. Ecco un estratto dell’articolo:
Oggi che calcio è? “Il calcio si fa in tanti modi. Ma nel nostro il risultato conta. Cerchi di arrivarci attraverso le idee. Ma se non ottieni il risultato il tempo per portarle avanti è poco.”
E le sue idee quali sono? “Un calcio propositivo. Mi piace l’aspetto offensivo, forse perché ho fatto il difensore. Voglio che la squadra sia artefice della propria prestazione. Chiedo aggressività. L’approccio deve essere forte, per esaltare le qualità.”
Maran che allenatore è? “Schietto. Ci metto la faccia. Se mi camuffo commetto qualche errore. Mi sono ripromesso di essere me stesso. Sempre e comunque.
L’obiettivo è la salvezza? “L’annata ci sta riservando delle gioie. Parti con l’obiettivo di salvarti, è il tuo scudetto. Siamo rimasti lontani da quel tipo di classifica. Siamo orgogliosi.”
I presidenti oggi che ruolo hanno? “Ognuno è diverso. Dipende dalle situazioni.”
Di Campedelli, invece, che dice? “Ci conosciamo dal 1986. C’è un rapporto diverso. A volte mi basta guardarlo e so a cosa sta pensando, cosa vorrebbe dirmi, perfino cosa mi dirà. E lui uguale. E’ un rapporto privilegiato del quale sono orgoglioso.”
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