«Non è finita qui». La promessa è di Andrea Pirlo che dà ancora speranze all’Italia, adesso terza nella classifica del gruppo C e quindi a rischio di eliminazione dopo il pareggio con la Croazia. Il regista azzurro, non solo per il gol del momentaneo vantaggio, chiude la gara di Poznan a testa alta: per l’Uefa è stato l’uomo del match al Municipal Stadium. Non può fare lo stesso Giorgio Chiellini che si scusa per il gol regalato a Mandzukic per il pari della nazionale di Bilic. Il difensore commenta abbattuto: «È colpa mia, ho sbagliato a sistemarsi su quel cross. Ero troppo stretto e dovevo stare più vicino a Mandzukic, bravo lui a stoppare la palla. A questi livelli, ad ogni errore ti puniscono, così è successo anche con la Spagna. Eravamo stati bravi a concedere poco e poi ho sbagliato la posizione. Io ho sbagliato la posizione iniziale e la Croazia ci ha tolto due punti preziosi. Mi dispiace. Nella ripresa ci siamo abbassati troppo».
Il timore è adesso è il biscotto a Danzica nell’ultima gara, il 2 a 2 tra la Spagna e la Croazia, pari che costerebbe agli azzurri l’addio all’Europeo già alla prima fase. Perché non basterebbe all’Italia superare l’Eire del Tap che, da cittì della nazionale incassò lo stesso trattamento, nel 2004 all’Europeo in Portogallo, dalla Svezia e dalla Danimarca. Andrea Pirlo, però, esclude la nuova beffa: «Noi non ci pensiamo, la Spagna e la Croazia sono due grandi squadre e non credo possano fare una cosa del genere».
Il rimpianto di Andrea, però, è tutto nelle occasioni da rete non sfruttate nel primo tempo: «Potevamo chiuderla già nei primi quarantacinque minuti. Almeno un’altra rete potevamo e dovevamo segnarla. Peccato. Era una partita da vincere. Credo che meritassimo noi, potevamo approfittare di quanto fatto di buono nel primo tempo. Ma non ci abbattiamo, lunedì abbiamo un’altra gara e proviamo ad andare avanti». Non vede l’Italia in difficoltà: «Abbiamo fatto un buon primo tempo. Ma non dovevamo abbassare il baricentro nella ripresa. La Croazia ha preso coraggio ed è riuscita a pareggiare. Noi vogliamo crescere e migliorare. La prossima gara è fondamentale: puntiamo a vincerla, per dire la nostra in questo Europeo».
«La prestazione c’è stata e la voglia di vincere pure. Dipende tutto da noi. Ho la certezza che se dovessimo vincere l’ultima con l’Irlanda passeremo il turno. Sono dispiaciuto per aver pareggiato, la linea difensiva è stata ottima e abbiamo pagato una delle poche occasioni concesse alla Croazia». Gigi Buffon è convinto che un successo dell’Italia contro l’Irlanda nell’ultima gara del girone C di Euro 2012 regalerebbe il passaggio ai quarti agli azzurri. E sull’ipotesi biscotto che farebbe reestare fuori l’Italia per un pari tra Spagna e Croazia sul 2-2, Buffon è più che scettico. «Morti e feriti? No, non ci credo: stavolta è diverso, e poi se lo facessero farebbero ridere l’Europa», dice il capitano azzurro. La sua è una sorta di nemesi. Aveva aperto il ritiro azzurro con i pari di comodo che nel calcio ricorrono («alle volte meglio due feriti che un morto»), ma ora scaccia la paura.
E, a proposito di Eire di Trapattoni, arriva la notizia che l’altro difensore della Nazionale, Andrea Barzagli, infortunatosi ad un polpaccio nell’ultima amichevole dell’Italia prima degli Europei contro la Russia, lunedì 18 sarà a disposizione di Prandelli per la gara da dentro o fuori contro l’Irlanda: «Mi sono ripreso, lunedì ci sarò anch’io». Torna disponibile dunque il difensore juventino che ieri, poco prima del match contro la Croazia si è anche allenato in campo.
Ancora «buuh», ancora una banana, ancora un gesto razzista contro Balotelli. Primi i cori dei tifosi croati quando Mario si apprestava a calciare una punizione, poi una banana lanciata dagli spalti da parte di un tifoso demente della Croazia e raccolto da uno steward. Dopo i cori degli spagnoli, un altro caso per la Uefa.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
