Giorgio Chiellini, uno dei cinque juventini di Prandelli, parla della supersfida «Rispettiamo il Napoli, la consideriamo una grande squadra con un grande allenatore e grandi giocatori. Come Juve-Milan e Juve-Inter, ormai Juve-Napoli si può considerare una grande partita del campionato italiano: ha lo stesso fascino. Ma al di là di come finirà, questa gara non deciderà nulla».
La corsa scudetto, il peso della Champions, il difensore bianconero ammette il pericolo. «Premesso che non ci rinuncerei mai, la Champions condiziona fisicamente e mentalmente e so già che nelle prossime sfide coi danesi faticheremo. Non ci pesa, è un grande palcoscenico, un po’ ci condiziona per le trasferte e l’intensità di gioco, a differenza che in Italia non ti puoi permettere di non giocare al meglio. Ecco perchè il Napoli può risultare favorito».
Sulla preparazione differenziata dei bianconeri in Nazionale il difensore, destinato alla panchina in Armenia, è chiaro. «È una cosa che è sempre stata fatta. Dire che già adesso si debbono risparmiare energie mi pare eccessivo. Lo staff qui ha sempre concesso preparazioni mirate, in accordo con tutte le squadre. Ora è venuto fuori questo discorso col caso Pirlo ma è sempre stato fatto così. C’è sempre stata massima disponibilità con lo staff di Prandelli», taglia corto il terzino. La lunga imbattibilità della Juve, 46 partite senza sconfitte. «Noi non ci pensiamo ma ci concentriamo partita dopo partita. Quando si gioca il campionato non consideri che dopo c’è la Champions, altrimenti rischi di fare male tutte e due. Conta vincere alla fine, non questo record».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
