A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio Umberto Chiariello, è intervenuto con il suo editoriale: “Il Maradona è abituato ad altri spettacoli. Di Lorenzo spaesato a giocare con compagni che non avevano idea di come costruire una catena. Questa Nazionale è regredita in maniera mostruosa. Tutti ci stiamo fossilizzando sulla ricerca del centravanti, un problema serio, Retegui ha avuto una palla gol e l’ha segnata, il suo contributo l’ha dato. L’Italia ha vinto gli Europei sulla base di 3 elementi fondanti: il canto del cigno, la coppia Bonucci-Chiellini che aveva dimostrato di essere tra i più forti centrali d’Europa, dopo due anni quella coppia non è stata ancora sostituita. Dovrebbe giocare con Scalvini e Bastoni, oppure Romagnoli e Casale, ma non Toloj e Acerbi. Il secondo problema sono gli esterni: Chiesa/Berardi e Insigne erano il valore aggiunto di quella Nazionale. Autolesionisticamente, oltre Berardi, non c’è nessuno. Zaccagni non viene convocato per punizione. Il terzo problema è quello più grande di tutti, il solito che pongo sempre al centro dell’attenzione: il centrocampo. Agli Europei c’era corsa e qualità con Barella, Jorginho e Verratti. La colpa di Mancini è di non essersi evoluto. Dopo il Mondiale mancato, checché gli siano stati riconosciuti i meriti dell’Europeo, Mancini e Gravina si dovevano dimettere, il loro mandato era ingloriosamente chiuso. Ieri, al Maradona, c’è stata una sola cosa bella: il pubblico di Napoli, a parte gli imbecilli che fischiano gli inni, Napoli imbandierata d’azzurro, l’epicentro mondiale della gioia del calcio. Questa è la Napoli che ci piace”.
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