Il giornalista Umberto Chiariello ha commentato a Canale 21 la vittoria del Napoli contro la Lazio al San Paolo: “Non mi piace la rissa finale che ha chiuso la stagione, non mi piace la poca arguzia di Gattuso che sapendo di doversi giocare la partita decisiva che giudica il suo operato fondamentalmente a Barcellona, non si guarda le spalle e si becca l’infortunio di Insigne. Un allenatore esperto non fa questi errori, dispiace dirlo, non puoi tenere in campo un calciatore che praticamente le ha fatte tutte le partite. Sono rischi troppo grossi da correre. Il Napol iha fatto i primi cambi al 77′, c’è stato pochissimo turnover in questa gara e quando ha fatto i cambi ha fatto fare una virtuale passerella a Callejon, ma ha lasciato Insigne che s’è fatto male. Sono errori gravissimi gestionali, non si può pensare che giocando ogni tre giorni un calciatore come lui che non si risparmia mai non vada preservato per una sfida così importante. Le lacrime di Insigne fanno male al cuore e fanno preoccupare tutti i napoletani e già c’era stato Mertens che nel corso della gara aveva rischiato più volte di farsi male. Sarri ha detto non me ne frega niente di questa gara ed ha pensato alla partita di Champions, invece Gattuso ha fatto le prove generali schierando la formazione migliore e tenendola in campo troppo a lungo. Se Insigne ha preso un infortunio che possa mettere a rischio la sua presenza nella gara col Barcellona, Gattuso dovrà fare autocritica. Unon la carriera se la deve costruire col lavoro e con gli anni, un solo anno al Milan non basta per dire che è un grande allenatore. Lo diventerà, ce lo auguriamo, specialmente a Napoli, non stiamo a discutere le qualità umane di Gattuso, ma un allenatore avveduto queste cose le pensa. Sono basito di fronte a tanta ingenuità, perchè ora c’è solo una partita ed è l’unica che conta ed andavano preservati i calciatori. Si è visto un discreto Napoli con la Lazio che aveva un solo obiettivo: far segnare Immobile, e c’è riuscita. Mertens al centro dell’attacco fa girare la palla, detta il tempo ai compagni, i due gol sono due assist meravigliosi di Dries Mertens. Con Mertens al centro dell’attacco rispetto allo svogliatissimo Milik degli ultimi tempi che onestamente avrebbe dovuto lasciare il Napoli con ben altro impegno, è tutt’altra cosa. Il Napoli ha possibilità che vanno dall’1% al 10%, se questa percentuale si dovesse realizzare contro una squadra che in Champions non perde in casa dal 2013 ed ha 35 risultati utili consecutivi, un 2-2 qualificherebbe il Napoli, ma il divario è forte, la stagione del Napoli da mediocre quasi fallimentare perchè il settimo posto è il peggiore dell’ultimo decennio, la stagione acquisterebbe tinte meravigliose, sarebbe la prima volta del Napoli ai quarti di finale, passare a Barcellona sarebbe un’impresa da consegnare agli annali della storia. Se le cose vanno nell’ordine naturale della vita, dove il Barcellona è più forte e prevale sul Napoli, l’unico vero obiettivo di questo finale di stagione è che il Napoli esca a testa alta dal Camp Nou”.
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