Nel corso di Campania Sport su Canale 21 il giornalista Umberto Chiariello ha commentato cosi la vittoria del Napoli a San Siro:
“C’eravamo lasciati con una domanda. Il Napoli a Milano avrà l’ultima possibilità di guardare avanti, perché dovesse andar male il Napoli deve girarsi e guardare indietro. Una vittoria a San Siro avrebbe riproposto il Napoli in chiave scudetto, come inseguitrice dell’Inter, ma andando male questa gara il Napoli avrebbe sentito il fiato sul collo delle inseguitrici per la zona Champions e avrebbe dovuto abbandonare sogni e velleità scudetto. La giornata di oggi non è stata solo importante per il secondo posto raggiunto a -4 dall’Inter, dopo aver vinto il primo scontro diretto dell’anno, ma anche perché la Roma ha vinto a Bergamo contro l’Atalanta e la Fiorentina si è fermata. Roma, Juve e Fiorentina sono a 31 punti e quindi il Napoli passa da +6 a +8 sulla zona Champions.
A San Siro vittoria convincente, col il thriller finale del gol giustamente annullato da regolamento a Kessié. Giroud cerca di contendere il pallone a Juan Jesus e quindi diventa giocatore attivo nel gioco ed essendo nettamente in fuorigioco incide sul gol. Il Napoli ha mostrato di meritare la vittoria, con una partenza a razzo e il gol di Elmas e con un governo della partita spesso da grande squadra. L’ingresso di Lobotka, che ha dominato il gioco, ha fatto rendere ancora meglio il Napoli. Risultato fondamentale con un grandissimo difensore che oggi si è messo in mostra, Rrahmani. Si riparte, nonostante il Napoli sia andato con un manipolo di uomini a San Siro, Spalletti disponeva solo di 14 giocatori di movimento e tre portieri. Anche con scelte che hanno sorpreso tutti, come Petagna titolare che si è battuto benissimo già come fece con il Leicester, Spalletti ha saputo tirare il meglio da questi ragazzi. Hanno giocato con l’anima, col cuore, da squadra e hanno saputo portare a casa tre punti straordinari. Se questa vittoria verrà replicata mercoledì contro lo Spezia, oltre a far passare un bellissimo Natale ai napoletani, ripropongono prepotentemente il Napoli in chiave scudetto.
Chiedo scusa a tutti coloro che sono dei menagramo di professione in servizio permanente, che a Napoli sono tanti e avevano già cantato il de profundis a questa squadra. Dicevano che Spalletti è come Gattuso, che la rosa non è adeguata e dagli al ‘pappone’, alla fine dovranno ritornare da dove sono venuti, cioè nelle loro saittelle”.
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