Umberto Chiariello, giornalista, scrive sul proprio account Facebook: “Oggi tutti approfittano della grande impresa del Real per santificare Ancelotti ed esultano come se avesse vinto il Napoli di Ancelotti. Ma vorrei ricordare che Carletto non allena più il Napoli dove purtroppo ha fatto male. Ho tifato Carletto contro gli arabi anche perché conservo un buon rapporto personale con lui e detesto il modello protervo e arrogante del PSG. Io l’ho criticato e Carletto lo sa, lo considero paradossalmente il peggior allenatore della nostra storia in rapporto ad aspettative/risultati (era venuto per vincere da grande allenatore) proprio perché lo reputo un Grande, non l’ho mai offeso chiamandolo “bollito” (Bargiggia) o “pensionato che voleva piazzare il figlio” (qualche importante ex a Campania Sport). Anzi, usai lo slogan “tu hai fatto i guai, tu li appari”, perché fui contrario alla sua sostituzione con pittbull Gattuso che non mi convinceva affatto e con cui poi mi sono scontrato (e penso che i fatti mi abbiano dato ragione). Trovo inconcepibile come lui gestì l’ammutinamento e gliel’ho anche detto. Non lo reputo un grande allenatore di campo ma un grandissimo allenatore di squadre importanti perché è un uomo esperto, furbo e navigato oltre che molto empatico. Tra primedonne è una dote fondamentale. Non un leader trascinatore come sarebbe servito a Napoli. Diciamo l’uomo sbagliato al posto sbagliato ma l’ho sempre considerato un grande e lo rispetto molto. Oggi vedo che appioppano a me ingiustamente insulti a livello personale che io non ho mai fatto. Tanto è vero che Carlo tuttora mi parla senza acrimonia. Se l’avessi insultato certo non sarebbe possibile”.
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