Amore e odio sono facce della stessa medaglia, stati d’animo dettati dal momento che naufragano in fretta e si danno il cambio come in una staffetta, alimentati da incomprensioni, calcoli errati, insicurezze. Quelle estive di Dries Mertens, ad esempio, erano legate alla paura di perdere considerazione e scivolare giù, in basso, nelle gerarchie del Napoli di Maurizio Sarri.
Era fine agosto quando il suo agente si scontrò con la coerenza di Aurelio De Laurentiis. “L’Inter è una possibilità concreta” tuono Soren Lerby, quasi minacciando l’addio del suo assistito per il poco spazio raccolto fino a quel momento. Eccola la faccia dell’odio, o più semplicemente della rabbia, insomma di quel sentimento che offusca anche i pensieri più elementari. De Laurentiisnon si scompose: “L’Inter mi ha confermato che non ci sono mai stati contatti con Mertens, stiamo valutando come procedere legalmente con questo agente scellerato”.
Morale della favola? Oggi Dries Mertens è più felice che mai. Merito della qualificazione con il suo Belgio ad Euro 2016, certo, ma anche del brillante avvio di stagione con il Napoli. Tre gol e un assist il suo personale bottino, numeri interessanti ai quali affiancare la piena stima che ripone in lui Sarri e, soprattutto, la stessa intesa coi compagni di sempre. Mertens, alternativa ad Insigne sulla sinistra nel 4-3-3, ha già dimenticato i cattivi pensieri estivi, il timore di non essere più indispensabile come un tempo. Non solo. Il suo futuro può ancora essere legato al Napoli. Il suo agente ha recentemente aperto al rinnovo di contratto, in scadenza nel 2018: “Non c’è nessun problema, aspettiamo soltanto una chiamata dal Napoli per discuterne”, le parole di Lerby a Kiss Kiss Napoli. Sì, proprio lui, lo stesso che aveva minacciato l’addio ed ora apre ad una permanenza del suo assistito a Napoli. In fondo, amore e odio sono facce della stessa medaglia.
Fonte: GianlucaDiMarzio.com
