Da solo, con questo esito, l’esame dello stub non formerebbe una prova che a sparare sia stato il De Santis. Ma le tracce, due sostanze su tre, uniti agli altri elementi, cioè testimonianze e analisi dei filmati, per gli investigatori confermerebbe il quadro delineatosi già nella notte tra sabato e domenica. La Questura resta in attesa degli altri esami, su indumenti e mano sinistra, per ricercare altre tracce compatibili con l’uso di un’arma da fuoco, sulla stessa pistola e sui bossoli, insomma tutto il materiale rinvenuto sulla scena del crimine.
Perito di parte. Nel frattempo, i legali di De Santis, Tommaso Politi e Michele D’Urso, annunciano la nomina di consulenti tecnici di parte, e in particolare di un perito balistico, il dott. Antonio D’Arienzo, « che ci aiuteranno a fare luce su quanto realmente accaduto» . La Questura spiega di aver trasmesso il primo referto all’autorità giudiziaria ma i legali di De Santis replicano che «alle 13 odierne (ieri, ndr) gli atti non risultavano ancora pervenuti presso gli uffici della Procura» e che per questo, non avendone preso visione, «riteniamo inopportuno rilasciare commenti in proposito, tenuto anche conto del fatto che, purtroppo, il nostro assistito si trova attualmente ricoverato in condizioni psicofisiche gravi» .
Interrogatori. Condizioni di salute che a questo punto impediranno lo svolgimento, previsto in giornata, dell’interrogatorio di garanzia davanti al Gip per la convalida dell’arresto. «È stato massacrato di bott e – afferma l’avvocato Politi – e per ricostruire una vicenda così delicata occorrerà che sia vigile e ben consapevole» : il colloquio con il magistrato è destinato a slittare, dunque. Avverranno invece in mattinata, alle 9.30, presso il carcere di Regina Coeli, gli interrogatori di garanzia di Gennaro Fioretti e Alfonso Esposito (omonimia, non è parente di Ciro, il ferito più grave), feriti nella sparatoria e agli arresti per rissa.
