“Ieri ero talmente felice di scendere in campo che non ho avuto il tempo di piangere”. Da queste poche parole si capisce già l’attaccamento alla maglia di quello che in Salento è ormai un simbolo: Javier Chevanton. L’attaccante giallorosso ha poi continuato: “Guadagno il minimo federale? Sì è vero, ma il mio vero stipendio è l’affetto della gente e non il denaro. Per me il loro amore nei miei confronti è la cosa più importante. La Curva ieri non ha invocato il mio nome? Io ho gran rispetto per la Curva Nord. Io so che mi vogliono bene: rispetto le loro idee. Sabato i miei compagni mi volevano in campo ma credetemi, io volevo solo la vittoria del Lecce. Il mio obiettivo è quello di portare il Lecce in B e subito dopo conquistare la Serie A. Dobbiamo tornare tutti insieme nel campionato che ci compete, questo è poco ma sicuro”.
Fonte: soccermagazine.it
La Redazione
G.D.S.
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