Tra festa e paura. La sala operativa della questura di Napoli è già al lavoro. Mille e duecento i tifosi azzurri in volo da Capodichino con destinazione uno degli aeroporti di Londra tra martedì e mercoledì: impossibile trovare un posto sugli aerei di linea della British e di EasyJet. Cinque, invece, i charter diretti nella capitale britannica organizzati nelle ultime settimane. Secondo i calcoli della polizia italiana, comunque, saranno almeno quattromila i napoletani che raggiungeranno la City nei giorni del big match di Champions. E almeno mille saranno senza biglietto. E questo preoccupa non poco la polizia inglese, così come il rischio di «contatti» con la frangia ultrà della tifoseria del Chelsea che, storicamente, nella classifica degli incidenti è al primo posto in Inghilterra.
Al Napoli, sostengono a Londra, sarebbero stati assegnati 2997 biglietti più 200 omaggi per i vip, sponsor e parenti dei giocatori. Il club di Abramovich avverte: «Nessuno si sogni di poter accostare allo Stamford Bridge senza avere il tagliando della gara». Fin qui, più o meno è come in Italia. Ma gli inglesi hanno delle norme molto più severe: gli steward possono allontanare un supporter dal posto assegnato per qualsiasi ragione. «In Champions la regola prevede che i tifosi stranieri possano essere allontanati solo perché non parlano inglese», spiegano ancora i dirigenti del Blues.
Da qui la caccia al biglietto online, dopo che ai botteghini del San Paolo la scorta nella disponibilità del Napoli si è esaurita in pochissime ore. Un biglietto in un altro settore per eludere i controlli dei mille agenti e i circa 2.100 streward che dovranno garantire la sicurezza allo Stamford Bridge può essere ancora trovato: ma da comprare dalle mani dei bagarini telematici.
Un passo alla volta. Il Chelsea ha già esposto il ”sold out” per tutti i settori. Sul sito ufficiale la scritta campeggia ovunque: non ci sono più biglietti. Tranne che per i ”chiccosissimi” box riservati ai vip, i Millennium Suites e collocati proprio lungo la parte alta della West Stand: i prezzi vanno da 474 a 834 sterline a ingresso..
Per tutto il resto, l’acquisto è a rischio e pericolo di trovarsi con un pezzo di carta costosissimo ma che non dà il diritto ad accedere allo stadio. Molti siti (viagogo, ticketbis) lo dicono chiaramente: no fans italians, scrivono senza rischio di essere fraintesi. In pratica molti supporters, su questi portali, mettono in vendita i propri biglietti a prezzi anche 10 volte superiori da quelli originali. La Joint Metropolitan Police e il Chelsea FC distribuiranno la prossima settimana ai tifosi che entrano nel Regno Unito e nel centro di Londra una guida su come comportarsi sia nei paraggi dello stadio che all’interno dello Stamford Bridge. La società londinese, come sua abitudine nella gare di Champions League, ha già inviato una serie di comunicazioni alle forze dell’ordine italiane sui controlli da far eseguire agli imbarchi degli aeroporti per i voli diretti a Londra. Non solo da Napoli, ma controlli anche a Ciampino e Fiumicino, dove si imbarcheranno molti dei tifosi che non hanno trovato un posto libero da Napoli. La polizia metropolitana di Londra lo distribuirà in italiano.
Il settore dove accederanno i 2.700 possessori del tagliando ospiti è quello est della tribuna chiamata Shed End. Una volta i tifosi degli avversari del Chelsea finivano nella East Stand. E sapete chi decise di cambiargli posto? José Mourinho, a settembre del 2005. Per il portoghese erano posti troppo vicini al campo, meglio tener i tifosi avversari alla larga.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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